Trasformare la Serie A in una nuova Premier League. E’ l’obiettivo dei quattro proprietari stranieri che ora gestiscono: Inter, Milan, Roma e Fiorentina.
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Un campionato più equilibrato, dove non c’è una sola squadra a dominare, in cui sono possibili le favole Leicester. Così si spera di trasformare la Serie A in una sorta di Premier League, indubbiamente il campionato più bello e ricco del mondo in questo momento. Secondo quanto scrive il Corriere dello Sport ci stanno pensando intensamente i proprietari stranieri di di Inter, Milan, Roma e Fiorentina. Altri ne arriveranno dato che Sampdoria, Parma e Genoa potrebbero presto finire nelle mani di investitori non italiani. A tremare in questo senso è soprattutto la Juventus, dato che i proprietari stranieri vogliono modernizzare la Serie A, renderla più internazionale, con “più squadre in vetta, distribuendo i diritti tv in modo più equo” scrive Corriere dello Sport.
Serie A e Premier League: più soldi anche agli arbitri
La necessità di cambiamento si avverte anche in relazione alle ultime uscite sugli arbitri. Lo sfogo di Commisso, le parole di Fonseca della Roma, anticipate qualche mese fa de quelle di Aurelio De Laurentiis dopo la sfida con l’Atalanta, sono il sintomo che qualcosa non va. Serve un cambio di rotta per portare la Serie A ai livelli della Premier League. Secondo quanto scrive Corriere dello Sport dopo la notte di Torino, Commisso “ha chiesto ai suoi dirigenti l’elenco dell’organigramma di Lega e Federcalcio, vuole studiare tutto e capire, come su ogni dossier, dai diritti televisivi allo stadio“. “Nicchi – riporta il CdS – è oramai considerato da molti club troppo contiguo alla Juventus e non in rapporti idilliaci con il designatore, Nicola Rizzoli. Tra le proposte della svolta ci sarebbe anche quella di aumentare i compensi degli arbitri, ma svincolandoli dai giochi di potere“. Proposte che vengono studiate attentamente e che potrebbero mettere fine al dominio Juventus.
L’Italia come la Francia
A dominare questa voglia di cambiamento, c’è anche la necessità di aumentare gli introiti. Il campionato inglese guadagna in diritti tv circa 4 miliardi di dollari a stagione. A fare la differenza non è solo stadio e marketing, ma soprattutto il fatto che non c’è un dominio assoluto come in Italia con la Juventus. Negli ultimi otto anni in cui in Italia hanno vinto solo i bianconeri, in Premier League hanno vinto quattro club diversi. L’Italia, in questo senso, ricorda la Francia dove domina il Psg. Proprio per questo la Ligue 1 non viene nemmeno considerata negli USA. Il mercato è poco appetibile perché manca la concorrenza e lo spettacolo, quello che lo sport dovrebbe offrire. Così nel processo di trasformazione della Serie A in Premier League c’è la volontà di aumentare la competizione, far vincere lo spettacolo e permettere a tutti di essere protagonisti.