Il giornalista Sandro Sabatini ha rivelato un’interessante retroscena riguardo il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri e il Napoli.
Nel corso della trasmissione ‘1 Football Club’, il giornalista Sandro Sabatini ha condiviso le sue opinioni sul cosiddetto “caso Giuntoli” svelando un’incredibile retroscena sulla vicinanza di Massimiliano Allegri al Napoli.
L’arrivo a Torino di Cristiano Giuntoli si fa sempre più concreto e viicno. L’attuale ds azzurro, ancora sotto contratto con la squadra campione d’Italia per un altro anno, sarebbe in procinto di unirsi alla Juventus. Ecco le dichiarazioni di Sabatini a proposito:
“Caso Giuntoli? Ci sono tante riflessioni da fare, ma senza urtale la suscettibilità dei tifosi. De Laurentiis è un po’ il personaggio del ‘sono io il vostro Cavani’, ma va detto che nel calcio bisogna tenerne conto e senza pregiudizi. ADL ha impostato una società dove il presidente è il centro, mentre le altre figure sono periferiche. Giuntoli è un ottimo manager, ma nelle trattative De Laurentiis le gestiva in prima persona col ds che faceva da collante. Però, mentre la Juventus vede Giuntoli come il salvatore della patria, De Laurentiis non lo vede tale. Passare dal Napoli alla Juventus, sono trasferimenti abbastanza indelicati. È chiaro che quando Giuntoli trovava l’accordo con la Juve, doveva aspettarsi la decisione di De Laurentiis”.
Sabatini ha poi svelato un’incredibile retroscena: l’attuale tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, è stato vicinissimo al Napoli prima della scelta di virare su Luciano Spalletti.
“Quanto è stato vicino Allegri al Napoli prima di Spalletti? C’è stato un incontro e tra i due allenatori era nato un bel feeling, ma poi, per qualche motivo, tutto è sfumato”.
Il giornalista ha poi commentato la scelta del Napoli di puntare su Rudi Garcia, affermando: “È un allenatore che potrebbe rinascere in Serie A. Spalletti è insostituibile ed è difficile replicare il suo lavoro. Lo dico nonostante abbia una grande stima per Garcia, dato che lo conosco”.
Sabatini ha concluso facendo qualche considerazione su Victor Osimhen: “Se togliamo dalla squadra che ha vinto lo scudetto giocatori come Kim, Spalletti (che personalmente avrei aspettato un mese prima di cederlo), Giuntoli (che può essere sostituito secondo De Laurentiis), e poi Osimhen… con il nigeriano si perderà qualcosa di iconico. I soldi sono importanti, certo, ma non rappresentano tutto nella vita. Per quanto riguarda il sostituto del numero 9 del Napoli, non mi sento in grado di dare consigli a nessuno né mi permetterei di mettermi al di sopra di De Laurentiis”.