Repubblica: Insigne come Sarri ed Higuain? C’è un rischio concreto

Il giocatore è pronto a firmare col Toronto

Lorenzo Insigne firma con il Toronto, il giocatore rischia di essere considerato un ‘traditore’ come fu per Sarri ed Higuain. Oramai il futuro di Insigne è deciso: andrà al Toronto, con la firma sul contratto che avverrà poche ore prima di Juve-Napoli. Un dettaglio non da poco, perché Insigne sarà in ritiro con la squadra azzurra, mentre il suo manager accoglierà i dirigenti del Toronto.

Insigne al Toronto: la reazione

In questo momento sarà importante gestire l’ambiente dalla reazione del passaggio di Insigne in MLS. Ecco quanto scrive Repubblica: “Insigne rischia di congedarsi con la stessa colonna sonora dei fischi che hanno
accompagnato i divorzi dal Napoli di tanti ex idoli: Lavezzi, Cavani, Higuain e Sarri. Gli restano 5 mesi per scrivere un finale diverso e rappresenta un’occasione per il capitano la Juventus, come sempre attesissima dai tifosi azzurri. Non può farsi sfuggire il suo ultimo incrocio in Serie A con i bianconeri. A Insigne manca tra l’altro solo un gol per raggiungere Maradona nella classifica all time dei cannonieri del Napoli, a quota 115. Superare Diego è un altro degli obiettivi che si è messo in testa, prima di proiettarsi con meno rimpianti possibili verso il suo
futuro canadese, zittendo anche con i numeri chi non lo ha mai considerato profeta in patria“.

Insigne in MLS.

Insigne: maglia numero 10

Il Toronto convincerà Insigne a giocare in MLS con un contratto faraonico, ma anche con la maglia numero 10. Ecco quanto scrive Corriere della Sera: “A metà settimana sbarcherà in Italia il presidente del Toronto, Bill Manning, che venerdì a Milano incontrerà l’agente dell’attaccante, Vincenzo Pisacane. La strada è tracciata, tanto più che la squadra che milita nella Major League ha migliorato la sua proposta: contratto di 5 anni con ingaggio lordo da 11,5 milioni di euro più 3,5 di bonus facilmente raggiungibili. Insigne, che ha atteso invano una nuova offerta da De Laurentiis — che non ha alzato la proposta da 3,5 milioni più bonus —, è pronto a vestire la maglia numero 10 dei canadesi“.

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