Report, Ranucci minacciato. Intimidazioni sul profilo Social del conduttore e della trasmissione per l’inchiesta sulla Juventus, ultrà e ‘ndrangheta.
Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, ha parlato delle minacce ricevute dopo l’inchiesta sui rapporti tra la Juventus e la malavita organizzata. Il giornalista ai microfoni di radio Kiss Kiss ha raccontato i particolari della trasmissione di questa sera, molto attesa a Napoli, e alcuni retroscena.
Report, Ranucci minacciato
“Abbiamo ricevuto minacce sui profili social della trasmissione e dei giornalisti, mentre altre erano più velate. Quali? Un collega di un giornale importante ha dichiarato che mi stavo scavando la fossa con le mie mani per quest’inchiesta.
La puntata di Report molto attesa a Napoli
“Ho visto più di 500 puntate di Report, ma quella di stasera è una delle più belle, invito tutti a vederla. A Napoli è molto attesa, lo so: si tratta di un’avvincente spy spory nella quale emergono i rapporti tra ultrà, uomini della ‘ndrangheta e alcuni dirigenti del club Juventus, anche se chiarisco subito che nessun tesserato bianconero è stato coinvolto nell’inchiesta Alto Piemonte della Procura di Torino”.
Rapporti tra la Juventus e la malavita organizzata
“Agnelli e Calvo furono condannati dalla giustizia sportiva per la gestione anomala dei biglietti, che venivano ceduti agli ultrà nonostante si sapesse che questi ultimi li utilizzassero per fare bagarinaggio. In cambio si otteneva il quieto vivere nello stadio: un po’ come se la gestione dell’ordine pubblico fosse stata ceduta ai tifosi”.
Dialogo con la Juventus
“Con la Juventus c’è stato un dialogo istituzionale in questi giorni, devo dire con rammarico che il club ha deciso di tutelarsi con riservatezza un po’ perché le indagini per la morte di Bucci siano ancora in corso, un po’ perché non è lo stile nella Juventus dare risposte su questo tipo di temi”.
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“Dispiace che non ci sia stato confronto con il club, soprattutto per i telespettatori. Suicidio dell’Ultras? Bucci aveva ricevuto grosse somme di denaro prima di morire, ancora non sono chiari i motivi del suo suicidio e noi cerchiamo di indagare. Purtroppo i rapporti controversi tra società e tifoserie non riguardano solo la Juventus ma la maggior parte dei club italiani, serve invertire la marcia in ogni senso, stampa compresa”.
