Piero Angela aveva un grande desiderio legato a Napoli. Il giornalista si è spento a 93 anni nella sua casa romana.
PIERO ANGELA – NAPOLI. Il pubblico lo amava perché per la televisione italiana generalista Piero Angela ha rappresentato un ideale d’uomo ben diverso dal tipo dominante: un gentiluomo educato e serio, competente, illuminista, onesto, appassionato, cordiale ma schivo, forgiato dalla disciplina sabauda ricevuta dal padre, medico antifascista, che lo educò alla razionalità e alla tolleranza.
Giornalista, divulgatore scientifico, scrittore, autore e conduttore televisivo, pianista jazz, scacchista, Piero ha aiutato gli italiani a passare dalla «cultura della caciotta» a quella della scienza. Fu egli stesso a usare queste parole presentando il suo «Quark», in onda dal 18 marzo ’81, il format di divulgazione scientifica più longevo della nostra tv.
L’Italia, oggi, deve soltanto ringraziare Piero Angela. Senza di lui sarebbe ancora peggiore di quel che è.
PIERO ANGELA E QUEL DESIDERIO LEGATO A NAPOLI
Si dichiarava innamorato di Napoli, Piero Angela. Il grande divulgatore espresse un desiderio: «Vorrei legare in qualche modo il mio nome alla stazione zoologica Anton Dorhn».
Era ottobre del 2016, Angela era ospite d’onore a Città della Scienza per la rassegna «Futuro remoto» per cui tenne una lectio magistralis e parlò del suo grande amore per la città. Come uomo, prima: «Napoli la porto dentro di me». E poi da divulgatore: «Anche per via della fantasia del popolo di cui fanno parte, i ricercatori partenopei hanno qualcosa in più».
Una passione che ha poi trasmesso al figlio Alberto che a Napoli è di casa, da cittadino onorario e per via delle tante, fortunate trasmissioni realizzate, tra cui la recente «Una notte a Napoli», record di ascolti.
Una stazione zoologica Anton Dorhn – Piero Angela, si potrà fare? «Terremo in considerazione la sua intenzione» dice Roberto Danovaro, presidente dell’ente di ricerca.
IL TESTAMENTO DI PIERO ANGELA
Molti i messaggi di cordoglio da Napoli per Piero Angela, ma il grande giornalista ancora una volta ha sorpreso tutti e ha affidato ai social, un testamento la cui eredità va a tutti gli italiani:
“Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.
Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio Piero Angela”.