Il Napoli non è di nessuno, solo quando perde è il Napoli di Ancelotti. Benissimo. E quando fa sti figur e mmerd invece in particolare di chi è?.
IL NAPOLI DI ANCELOTTI
L’amichevole, a Dublino, tra Liverpool e Napoli ha generato moltissime critiche, alcune anche con la giusta dose d’ironia, come quella di Anna Tireste sulle colonne de il Mattino. Ecco uno stralcio.
“La fuga degli inglesi, con due gol nei primi nove minuti e poi il resto nel corso della partita, e la paralisi del Napoli, incapace non dico di fare i triangoli sarriani ma quantomeno le linee rette ancelottiane o se non altro due mazzarelle messe in fila una sull’altra. E onestamente non se l’immaginavano nemmeno i tifosi del Napoli di prendere una paliata di tali dimensioni. Sennò mica avrebbero speso dieci euro per acquistare la partita in pay per view.
IL NAPOLI NON E’ DI NESSUNO OPPURE NO?
Il problema, tuttavia, non è tanto la sconfitta in un’amichevole estiva perché
si sa, giudicare una squadra di calcio da come gioca un’amichevole a agosto è
un po’ come giudicare un tenore da come canta sotto la doccia, quanto la
circostanza che se l’attacco non deve ancora metabolizzare le nuove geometrie
imposte da Ancelotti la difesa s’è proprie scurdat’ di come si gioca a pallone.
E cioè impedendo agli avversari di raggiungere la propria porta e fare gol. Una
cosa che ieri sera è apparsa praticamente impossibile con i giocatori del
Liverpool sempre presenti nella nostra area piccola e il portiere Alisson a
godersi placidamente da lontano gli ultimi giorni di ferie pagate prima di
rientrare a lavoro. Come disse il mister? «Il Napoli non è di nessuno, solo
quando perde è il Napoli di Ancelotti». Benissimo. E quando fa sti figur e
mmerd invece in particolare di chi è?.