Il Papu Gomez vorrebbe giocare nel Napoli. L’ex Atalanta ammette che sempre sognato di vestire la maglia azzurra per Maradona.
Il Papu Gomez sogna di giocare nel Napoli, l’ex stella dell’Atalanta oggi al Siviglia, in una intervista alla Gazzetta dello sport, ha confessato il suo desiderio di indossare la maglia che fu di Maradona.
“Potendo tornare in Italia dove andrei a giocare? Nel Napoli. Napoli mi è sempre piaciuta per il legame con Diego, per come tratta gli argentini, per quella maglia celeste. Conosco Maradona dal Sudamericano Under 17 del 2005: io ero il capitano dell’Argentina, lui venne a trovarci. Per me è stato come perdere un familiare e ancora non capisco come sia stato possibile. Come è potuto morire Diego? Come hanno potuto abbandonarlo, poverino? Come hanno fatto morire la persona più famosa al mondo? “.
Il Papu Gomez parla del capitano del Napoli: Lorenzo Insigne
“Insigne è il calciatore che più mi assomiglia. Ho una devozione per lui, l’ho sempre ammirato. Forse il fatto di giocare a Napoli gli ha tolto un po’ di visibilità.
Presente e passato potrebbero incrociarsi in Europa League:
“Siviglia e l’Atalanta in aprile si potrebbero incontrare in Europa League. So che può succedere e, se capita, gioco: è il mio lavoro. Sarei contento perché abbraccerei tanti amici, che non ho salutato quando sono andato via. Se saluterò anche Gasperini? Certo, il saluto non si toglie mai… e poi io rispetto tutti. Ho 33 anni, vorrei arrivare a 37-38. Sempre che io riesca ancora a divertirmi. Voi italiani siete un po’ pazzi ma anche qui non scherzano. Io sono diventato più saggio, di sicuro ho avuto il Covid ed è stata dura. Tornato in campo, avevo le gambe cotte, sentivo che i polmoni non erano a posto: per i primi 3-4 giorni, è stata dura”.
Lotta sscudetto
Sulla lotta per lo scudetto il Papu Gomez esclude il Napoli: “Lo vincerà una tra l’Inter e il Milan. Se vincesse l’Atalanta sarebbe straordinario per la città e la società: una cosa unica per Percassi, Gasperini, tutti. Sarebbe anche meglio del Leicester. L’Atalanta fa sempre meglio al ritorno che all’andata… e guardate dov’è ora. Se succede e trovo un po’ di spazio nel calendario del Siviglia, vengo in Italia a festeggiare”.