Ndombele e Raspadori al Napoli, come gioca Spalletti: l’analisi di Gazzetta

Tanguy Ndombele e Giacomo Raspadori sono due giocatori del Napoli, bisogna superare ancora lo scoglio delle visite mediche ma sono formalità. Il Napoli chiude un doppio colpo di mercato favoloso, ora quindi tocca a Spalletti sfruttare tutto il potenziale di cui ha a disposizione.

Formazione Napoli con Raspadori e Ndombele

Ecco l’analisi di Gazzetta sulle varie modalità di gioco del tecnico toscano:

Dal 4-3-3 al 4-2-3-1 Spalletti è ripartito dal 4-3-3 perché preferisce Zielinski mezzala e non ha più un sottopunta come Mertens. Ma l’arrivo di Raspadori, da un punto di vista di caratteristiche forse l’attaccante più simile al belga, apre alla soluzione col trequartista. In questo caso, per una questione di equilibri, Politano potrebbe essere preferito a Lozano. E comunque con l’arrivo anche di Simeone non mancano le soluzioni. Che non escludono nemmeno un 4-4-2 con l’argentino in attacco al fianco di Osimhen e gli esterni magari un po’ più bassi per non sbilanciare la
squadra, Spalletti non ha assolutamente scartato questa ipotesi anche se appare più probabile in corsa, secondo come si evolveranno le situazioni di certe partite.

Lobotka, l’uomo indispensabile per Spalletti.

In mediana a questo punto con Ndombele l’allenatore ha più scelte di eccellenza. Il francese può essere mediano basso nel 4-2-3-1, ma addirittura anche trequartista (lo ha fatto), anche perché non ha le stesse caratteristiche di Anguissa. E ancora può essere mezzala del 4-3-3. Tutto ruoterà però attorno a Lobotka, l’uomo che sa dare i tempi giusti alla squadra, quelli voluti dall’allenatore. Senza dimenticare un Zielinski che appare rinato, Demme ed Elmas che sono ottime alternative, e lasciando in sospeso Fabian Ruiz che ormai ha la valigia pronta. La difesa invece è stato il primo reparto ad essere completato, almeno nei ruoli di movimento. E infatti l’ultimo dubbio riguarda il portiere: arriverà Navas, o chi per lui, oppure il Napoli resterà con un Meret “sfiduciato” e Sirigu? La risposta arriverà solo nelle ultime ore di mercato. Però va detto che gli otto uomini della linea difensiva consentono ulteriori ragionamenti. La difesa a tre Spalletti l’ha provata qualche volta nella passata stagione, più per emergenza che per scelta convinta. Ma ora che ha quattro centrali molto forti fisicamente e adattabili a questo sistema (senza dimenticare che l’ottimo Di Lorenzo sa farlo ai suoi alti livelli di affidabilità) potrebbe optare, considerati gli avversari, anche per un 3-4-2-1 o 3-4-1-2, nel caso scegliesse il doppio centravanti.

Insomma dietro sono state colmate quelle lacune – quarto centrale e esterno sinistro – che nella passata stagione avevano comportato qualche problema. Dunque ora a disposizione dell’allenatore c’è una rosa completa, con due formazioni diverse ma competitive. E la possibilità per un innovatore come Spalletti di trovare nuove soluzioni o interpretazioni del modo di stare in campo. L’età media si è abbassata, l’esperienza dovrà essere acquisita strada facendo, ma la qualità non difetta a questo Napoli e Luciano ora può essere soddisfatto, anche perché Giacomo Raspadori è un
suo pallino.

Probabile formazione Napoli con Ndombele e Raspadori. Grafico – Gazzetta.
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