CORRIERE DELLO SPORT: “Il Napoli senza di loro non esiste, Spalletti deve correre ai ripari”

L'assenza degli africani a gennaio si farà sentire

Luciano Spalletti ed il Napoli dovranno fare i conti con l’assenza dei giocatori impegnati in Coppa d’Africa: Osimhen, Anguissa e Koulibaly. Corriere dello Sport nell’edizione odierna porta alla ribalta questo tema che diventa sempre più importante, via via che passano i giorni. Il campionato di Serie A è fermo e dopo la sosta il tecnico del Napoli potrà godersi la squadra a pieno regime fino a gennaio, poi dopo dovrà salutare alcuni pezzi importanti della sua squadra. Non è un mistero che l’allenatore del Napoli punti molto su Anguissa, Osimhen e Koulibaly. Ma in Coppa d’Africa volerà anche Ounas per difendere i colori dell’Algeria. L’attaccante è stato frenato da un infortunio, ma il suo gol spettacolare con il Legia Varsavia, dimostra quanto può far bene al Napoli avere in rosa un calciatore come lui.

Anguissa, Osimhen e Koulibaly mancheranno per la Coppa d’Africa.

Coppa d’Africa: gli assenti del Napoli

Il Napoli senza Koulibaly, Anguissa e Osimhen in realtà non è mai esistito e da quando Spalletti li ha conosciuti personalmente, non se ne è mai staccato, se non dinanzi ad esigenze indiscutibili: al ‘Comandante‘, squalificato domenica, non ha mai concesso una panchina, né una sostituzione, e se non ci fosse stato il rosso dell’Arechi di Salerno, pure contro il Verona gli sarebbero toccati i 90 minuti effettivi e il recupero. Lo ha incatenato a sè, insomma e non ha rinunciato a niente. “Quando lo incrocio è bellissimo e la stessa reazione lo fa nei compagni. io non ho mai allenato un calciatore forte come Koulibaly“.

Parole e musica di Luciano Spalletti che si coccola anche Anguissa con cui  è stato “amore a prima vista“. Dalla “stretta di mano al fischio d’inizio con la Juventus, trascorsero quattro giorni e da quell’istante, solo con lo Spartak Mosca Spalletti si è ‘separato’ ma per 45 minuti dal suo centrocampista che “capito subito di cose avesse bisogno la suadra e lui gliel’ha dato: sono fisicità e contrasti, non solo tackle e sacrificio, ma anche qualità” scrive Corriere dello Sport.

Altro africano che mancherà al Napoli a gennaio è Victor Osimhen, centravanti che Spalletti ha paragonato a Weah e Van Basten. “È il figlio adottato per renderlo migliore, per moderarlo, persino ‘educarlo’ calcisticamente a sopportare le trattenute e le rovinose entrate che lasciano il segno sulle caviglie e pure nell’anima. “Victor deve ancora conoscere piccole cose, la precisione nei movimenti e la gestione negli scatti, e poi diventerà un extra bomber” ha detto Spalletti.

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