Napoli, rinnovi di Ospina, koulibaly e Mertens, qualcosa non torna. ADL ha detto una bugia

I rinnovi di Ospina, koulibaly e Mertens tengono banco in casa Napoli.

Dopo le parole di De Laurentiis su Koulibaly, Mertens e Ospina, è chiaro che per una risoluzione definitiva della situazione ci sia da attendere. Il presidente del Napoli è stato chiaro ha provato a chiamare Ospina ma non ha ricevuto risposta, il portiere è in ritiro con la Colombia, attende che Mertens formalizzi la sua decisione, ma anche lui è impegnato col Belgio in Nazionale, oltre ad attendere un segnale da Koulibaly, anche in questo caso ci sono gli impegni del Senegal.
Le tre situazioni sono diverse, perché i contratti Mertens ed Ospina sono praticamente scaduti e possono firmare con qualsiasi altro club, senza nemmeno doverlo comunicare prima.

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha messo in evidenza alcune incongruenze nelle dichiarazioni di del patron del Napoli sui rinnovi di Ospina, koulibaly e Mertens:

Giusto che un club non voglia fare follie ma alcune cose non tornano. Il presidente poteva legittimamente ritenere chiusa l’esperienza sia con Ospina che soprattutto con Mertens. Ma allora perché col portiere aspettare tutto questo tempo per poi prospettare solo ora al colombiano la possibilità di restare e ancora non è chiaro se con un ingaggio diminuito?

E al tempo stesso perché andare a casa di Mertens a fine aprile, volendo dare un segnale chiaro alla piazzai n un momento di difficoltà della squadra, e oggi parlare solo di “vil denaro”?

La Gazzetta aggiunge: “Se divorzio sarà, le colpe saranno da entrambe le parti. Ed è inutile nascondersi dietro un dito: il calcio è smosso dai soldi, e il discorso vale per tutti. La passione la mettono i tifosi che sempre più spesso si sentono presi in giro. La sostenibilità economica è un diritto, e anche un dovere, del club e del suo proprietario. «Non è un problema di ridimensionamento, ma portare sul binario giusto delle cose che sono accadute all’interno della società in questi ultimi tre anni. Di accadimenti contrari e devastanti ne abbiamo subiti parecchi».

Giusto, ma chi parla è la stessa persona che nel giugno 2020-in piena pandemia- firmò un biennale con Mertens (con opzione sul terzo anno ancora valido) per circa 5 milioni netti all’anno. Se ora gli appare sbagliata quella scelta può semplicemente dirlo, senza bisogno di accusare altri di pensare solo al denaro, anche perché certi ingaggi alti sono serviti ai club, in una certa fase, per mantenere altrettanto alti i costi dei cartellini”.

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