Il Napoli affronta il Torino allo stadio Maradona. Spalletti vuole battere lo spauracchio Juric e continuare a mantenere la testa della classifica di serie A.
COME STA IL NAPOLI
La condizione psicologica del Napoli è quanto mai eccellente, dato il primato a punteggio pieno in classifica dopo 7 giornate (unica squadra tra i top 5 campionati d’Europa) e la vittoria ottenuta con pieno merito sul difficile campo della Fiorentina. Come al solito, dopo la sosta, Spalletti dovrà schierare una formazione che terrà conto dei rientri da ogni parte del mondo. Stavolta i nazionali italiani Meret, Di Lorenzo e Insigne, reduci dal terzo posto in Nations League, oltre che al nigeriano Osimhen e al macedone Elmas, hanno giocato meno partite e potranno svolgere almeno due sedute di allenamento in vista del match di domenica. Diverso il discorso per Zielinski, Rrahmani, Koulibaly e Anguissa, che rientreranno giovedì insieme a Lozano e che saranno quindi valutati fino all’ultimo. Ospina, al rientro solo sabato, ha decisamente poche speranze di essere schierato.
COME STA IL TORINO
Juric porta nella Napoli a cui ha tolto la Champions League da tecnico del Verona, una ventata di positività. Rispetto al derby con la Juventus, perso per il gol di Locatelli nel finale, il tecnico croato recupera sicuramente Simone Zaza e può sperare in Belotti, che dovrebbe sedere in panchina. Chissà come sarebbe andato il derby se il Torino avesse avuto almeno uno dei suoi attaccanti, senza i quali non ha potuto pungere la difesa avversaria. Di sicuro, la situazione dei nazionali è migliore per Juric di quanto non sia per Spalletti. Mercoledì rientreranno praticamente tutti, tra cui i titolari Lukic, Vojvoda, Rodriguez e Linetty, mentre Sarabia e Rincon saranno gli unici reduci dalle estenuanti trasferte sudamericane.
LE FORMAZIONI
Difficilmente Spalletti rinuncerà a elementi del calibro di Koulibaly, Di Lorenzo, Insigne e Anguissa ma, dato il mese intenso che attende gli azzurri, alcuni giocatori potrebbero avere la meglio nelle consuete rotazioni, come ad esempio Elmas, Manolas e Politano su Zielinski, Rrahmani e Lozano. Mario Rui e Fabian Ruiz sono invece perfettamente in grado di giocare, così come il portiere Meret.
Senza Sanabria, che sarà pressoché sfinito, dopo la gara in altura tra Bolivia e Paraguay, Juric potrebbe tentare la staffetta Zaza/Belotti, con l’azzurro più probabile nella ripresa. Il centrocampo sarà orfano di Rincon (vale più o meno lo stesso discorso di Sanabria), ma Baselli è pienamente ristabilito e pronto per riprendersi il centrocampo granata assieme a Mandragora, napoletano di Scampia, e Pobega. Verdi, ex-di turno, e Ansaldi, insidiano Singo e Brekalo, mentre Rodriguez, Zima e Bremer, così come il portiere Sirigu, dovrebbero essere confermati.
I PRECEDENTI
A Napoli, si sa, la scaramanzia è di casa, ma il Torino non batte gli azzurri dal 1 Marzo 2015, dopodichè sono arrivati quattro pareggi e otto vittorie partenopee, compreso lo 0-2 firmato Bakayoko-Osimhen dello scorso 26 aprile. Il bilancio è ancora più sorridente se si osservano solo le gare al “Maradona”, dove il Napoli è imbattuto da ben 12 anni, ma per alzare l’asticella gli azzurri non si possono accontentare dei tre pareggi negli ultimi quattro confronti. Seguendo le statistiche che sorridono agli azzurri, anche i pronostici sulla serie A di Sportytrader confermano il Napoli ancora una volta favorito per il successo contro i granata.
Per inseguire il sogno Scudetto serviranno diverse prove di maturità e quella contro il Torino, una squadra di buona qualità e con un allenatore preparatissimo che non molla mai, è sicuramente una di queste.