REPUBBLICA – Fabian al centro di caso. In vendita anche Petagna e Ounas

Le cessioni  in casa Napoli continuano tocca alle due punte, Petagna e Ounas. Fabian Ruiz al centro di un caso.

CALCIOMERCATO NAPOLI.  In casa Napoli continuano le cessioni, con il trasferimento di Koulibaly al Chelsea, diventano dunque cinque i big andati via durante questa sessione di mercato. Il difensore senegalese  si aggiunge al capitano Insigne, a Mertens, Ospina e Ghoulam.  Della questione ne ha parlato l’edizione odierna del quotidiano La Repubblica:

In casa azzurra sono alle porte altre partenze. Sarà condivisa quella di Petagna, che ha ricevuto un’offerta interessante dal Monza ed è allettato dalla prospettiva di giocare con maggiore continuità.

Più complessa la situazione di Ounas, che ha il contratto in scadenza nel 2023 e non ha accettato le proposte per prolungarlo. De Laurentiis spera di piazzarlo in Francia, per non perderlo tra un anno a costo zero. Il caso che preoccupa di più il presidente è pero quello di Fabian, che finora ha rifiutato a sua volta le offerte di rinnovo ricevute dal Napoli. Il cartellino del centrocampista era stato pagato 30 milioni nell’estate del 2018 e ora la sua quotazione (secondo Transfermarkt) è cresciuta a 55 milioni. Si tratta quindi di un patrimonio che sarebbe delittuoso dilapidare: dal punto di vista tecnico e ovviamente pure da quello economico”.

Il quotidiano aggiunge: “De Laurentiis non ha alcuna intenzione di perdere a parametro zero Fabian ed è pronto per questo pure a un braccio di ferro, se sarà necessario. Per questo lo spagnolo è al bivio: o rinnova subito, o porta al Napoli un’offerta congrua per andare via. Più dolorosa la terza strada, col centrocampista che potrebbe finire per tutta la stagione fuori rosa, come successe in una situazione analoga al bomber polacco Milik. Fabian non ha preso parte (ufficialmente per motivi precauzionali) alla prima amichevole estiva. Ma ieri si è allenato in gruppo e oggi dovrebbe esserci dunque contro il Perugia. Sempre che il club non scelga subito la linea dura”.

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