Napoli, ADL congela tre stipendi. Un gruppetto di giocatori pronti al braccio di ferro

De Laurentiis congela tre stipendi. Un gruppo di giocatori contrari, molto difficile che si arrivi ad un accordo collettivo.

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La questione stipendi tiene banco in serie A. Non è stata ancora discussa nei minimi particolari tra le parti ma alcuni presidenti hanno arbitrariamente congelato le ultime mensilità. Secondo quanto riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello sport, nello spazio riservato al Calcio Napoli, la questione stipendi in casa partenopea non è ancora ben chiara:

Aurelio De Laurentiis ha congelato gli stipendi di marzo e aprile e, probabilmente, farà la stessa cosa anche per quello del mese in corso.

Diversi giocatori non sono d’accordo sugli eventuali tagli. Un gruppetto di giocatori non è disposto a vedersi ridotti i compensi.

Si tratta di coloro che hanno il contratto in scadenza e di qualcuno che non ha ancora rinnovato. Mertens e Callejon, per esempio, andranno via a fine stagione e potrebbero non accettare le condizioni imposte dalla società.

Oppure Milik, che pare interessato a vivere altrove il suo futuro, tant’è che non ha ancora rinnovato il suo accordo in scadenza a giugno 2021. Ancora, Koulibaly e Allan, anche loro possibili partenti.

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Aurelio De Laurentiis sulla questione stipendi, ha le idee abbastanza chiare: Se il Governo imponesse lo stop definitivo, allora si proverà ad aprire un tavolo per la trattativa. Si tenterà di non arrivare ad un braccio di ferro tra dirigenza e giocatori, di discutere senza tensioni e di trovare una soluzione che possa soddisfare entrambi. E’ da escludere un accordo collettivo.

Insomma, la situazione non sarà facile da gestire. Intanto, i giocatori sarebbero contrariati dall’ipotesi di dover trascorrere i 15 giorni di ritiro nell’hotel adiacente il centro sportivo, dove abitualmente trascorrono la vigilia delle partite e dove sarebbero costretti a vivere la quarantena nel caso si dovesse verificare una positività al Covid 19“.

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