Napoli-Atalanta, Spalletti: “Fastidio per la sconfitta, ottima gara. Ci rimetteremo in carreggiata”

Il tecnico degli azzurri ha parlato al termine del match di Serie A

Luciano Spalletti parla di Napoli-Atalanta al termine della partita persa per 2-3 allo stadio Diego Armando Maradona. Una sconfitta che pesa parecchio, perché ora il Napoli è terzo in classifica a due punti dal Milan capolista. “La sconfitta mi dà molto fastidio, perché l’Atalanta ha vinto contro una squadra vera. Sicuramente potevamo fare qualcosa di meglio in alcune occasioni, ma alla fine anche noi abbiamo avuto occasioni nel finale per pareggiare“. La partita è sembrata quella con l’Inter, in cui il Napoli va in vantaggio, viene rimontato e poi potrebbe pareggiare nel finale. Inoltre il primo gol dell’Atalanta arriva per un fallo di mano di Zapata più che dubbio.

Sappiamo che l’Atalanta è una squadra forte. Quando giochi contro la squadra di Gasperini, che ha un profilo europeo, ci sta di prendere qualche sbandata, è il loro gioco e bisogna accettarlo” dice Spalletti che aggiunge: “Stasera avevamo paura di soffrire sulle palle alte, perché loro fisicamente sono molto più forti di noi, invece abbiamo fatto benissimo“.

Assenze Napoli, Spalletti non si lamenta

Il Napoli ha giocato con sei assenti, ma Spalletti non vuole scuse. Eppure quelle assenze gli hanno costretto a cambiare modulo, presentando un 3-4-3 in partenza con Mario Rui e Malcuit sugli esterni a centrocampo. “In Europa capita spesso che anche nell’impostazione del 4-2-3-1 si parti a 3 in difesa, con uno dei due terzini spostato in avanti, è un presupposto su cui dobbiamo lavorare. Con l’Atalanta questo concetto di gioco ci ha dato una mano“.

Sulle assenze Spalletti aggiunge: “Questi sono i giocatori su cui ci poggeremo anche nelle prossime partite. Ci rimetteremo in carreggiata giocando partite come quelle di questa sera“. Parlando di Napoli-Atalanta, Spalletti ribadisce un concetto già espresso in passato, quello dei falli sistematici: “C’è stata una fase in cui subivamo anche dieci falli, che spezzavano il gioco. Magari nessuno ci ha fatto caso, loro sono bravi anche in quello. Inoltre non vengono ammoniti perché i falli sono tutti nella nostra metà campo“.

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