... ...

L’intervista di Luciano Spalletti con Diletta Leotta per DAZN, ha avuto ampio risalto all’estero, ma non per le cose dette dall’allenatore del Napoli. Piuttosto è stata la collezione di magliette che il 63enne allenatore toscano ha mostrato a Diletta Leotta che ha letteralmente fatto impazzire media e tifosi scatenatisi su Twitter.
Quella distesa multicolore di magliette dei calciatori incontrati da Spalletti durante la sua lunga carriera, prima da calciatore e poi soprattutto da tecnico – disposte in modo che fossero ben visibili i nomi scritti sul dorso, quasi a formare una ‘calcioteca’ dei sogni – ha colpito un po’ tutti, non solo per quantità e fantasmagoria, ma anche per la caratura dei campioni presenti. Da Messi a Cristiano Ronaldo, da Neymar a Ronaldinho, da Baggio a Ronaldo il Fenomeno, fino a Maradona e ovviamente Totti.
La collezione di maglie di Spalletti viene definita ovunque sui social con un solo aggettivo: “insane“, ovvero folle, spiegando che difficilmente potrebbe essere superata da qualcun altro al mondo. Ed in effetti il tecnico di Certaldo si è impegnato per decenni con cura maniacale non solo a farsi dare le maglie dai giocatori che ha allenato o contro cui ha giocato, ma anche ad esporle in maniera degna del miglior collezionista.
Ibrahimovic, Kakà, Drogba, Rooney e tantissimi altri campioni del calcio: sono tutti nella collezione di magliette di Luciano Spalletti. Il tecnico del Napoli gongola nel poter ostentare cotanta rassegna di storia del calcio.
Totti merita un capitolo a parte: del capitano della Roma, col quale lo lega un rapporto che da viscerale è poi diventato di astio, Spalletti conserva non una ma tante maglie, ognuna indicativa di un momento importante della carriera del Pupone.
Il nome di Totti tuttavia non c’è quando a Spalletti viene chiesto di dire tre maglie di giocatori cui è più legato: “De Rossi, Salah e senza fare torti a nessuno della mia squadra Koulibaly. Kalidou è veramente una persona straordinaria, oltre che un grande campione“.