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La Juve aiutata dagli arbitri. Emerge un dato incredibile su Mazzoleni: ha diretto 26 volte la Juventus, con 16 vittorie 5 pareggi e 5 sconfitte.
La Juve aiutata dagli arbitri è un dibattito che va avanti ormai da tempo. Il finale dello scorso campionato ha aumentato i sospetti dei tifosi non solo napoletani.
Lo strano uso del VAR in questo campionato, denunciato anche dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis rende il cielo sopra la Torino bianconera sempre più cupo.
Pistocchi, Zancone, Forgione, Trapani, denunciano quotidianamente situazioni ai limiti della legalità sportiva. Di contro la stampa nazionale sembra cieca e tesse le lodi della compagine di Allegri, superando anche i limiti della buona educazione come nel caso di Mughini o Cruciani.
Una situazione Borderline per la quale i tifosi non Juventini sono gli unici a farne le spese. Ci sono dati di fatto inequivocabili come ad esempio gli arbitraggi di Mazzoleni. In molti hanno parlato di arbitraggi di favore senza riuscire ad elencarli tutti.
La redazione di Napolipiu.com è riuscita a catalogare le gare della Juventus dirette da Mazzoleni in Serie A. L’arbitro di Bergamo ha diretto 26 volte la Juventus. I bianconeri hanno vinto 16 volte e perso soltanto in 5 occasioni; 5 i pareggi.
I sardi subiscono 3 cartellini gialli per 14 falli fischiati contro. I 21 falli fatti dai bianconeri non ricevono sanzioni disciplinari.
Al 4’, sul punteggio di 0 a 0, non è espulso Mutu che scalcia ripetutamente Agostini, il bianconero non è neanche ammonito.
Negato un calcio di rigore ai veronesi per fallo di mani di Zebina. Non espulsi Zebina (manata assestata a Pellissier) e Tiago (fallaccio su Eriberto).
La Juventus vince con un rigore inventato al 78’ per un tuffo di Del Piero. Il rigore è farlocco perché un presunto contatto con Papastathopoulos avviene un metro fuori area di rigore, ma pare essere una caduta dello stesso Del Piero. Manca anche l’espulsione di Candreva per la gomitata rifilata a Acquafresca.
Le reti juventine di Pepe (al 50’) e Quagliarella al 67’ sono segnate in posizione di fuorigioco.
Sul punteggio di 0 a 0, al 66’, è negato un calcio di rigore ai romani per fallo di Chiellini (pestone) ai danni di Floccari.
Al 36’, sul punteggio di 1 a 0 in favore degli etnei non è espulso Marchisio per un fallaccio su Catellani. Sarebbe bastato anche il cartellino giallo per il già ammonito giocatore bianconero, ma Mazzoleni non lo estrae.
Mazzoleni è fresco reduce dalle fatiche di Pechino in Supercoppa. In compagnia ancora di Stefani ne combina ancora di tutti i colori. Un buon Siena subisce 7 ammonizioni; sull’altro versante passa di tutto. Mazzoleni espelle anche l’allenatore Cosmi per le giustificate proteste su indicazione di Stefani. Graziato a più riprese Lichtsteiner, ma è incredibile la mancata espulsione di Chiellini al 24’. Il giocatore bianconero rifila un calcione a Felipe e non riceve nemmeno il secondo cartellino giallo.
Al 15’ manca un rigore alla Fiorentina per la spinta di Barzagli ai danni di Toni.
Al 54’ è negato un rigore al Torino per fallo di Pogba su Immobile. Subito dopo arriva il gol irregolare di Pogba convalidato con Tevez in posizione di fuorigioco di almeno un metro.
Al 35’ è negato un calcio di rigore al Bologna per mani di Vucinic.
Non espulso Peluso al 67’ per un fallaccio su Diamanti; il bianconero era già ammonito ed in più occasioni aveva già scansato il secondo cartellino giallo. Conte sostituisce Peluso immediatamente (entra Asamoah), con Diamanti ancora a terra dolorante. Si era sul punteggio di 1 a 0 ed il Bologna avrebbe dovuto giocare in superiorità numerica circa mezzora di partita.
Al 38’ è negato un calcio di rigore al Genoa per fallo di Lichtsteiner su Bertolacci in chiara occasione da rete. Sul ribaltamento di fronte, circa un minuto dopo, 39’, è annullato un gol regolare di Osvaldo per una posizione di fuorigioco che non c’è; è una questione di centimetri ma Osvaldo è in posizione regolare. Al 60’ è ammonito Pogba per fallo su Matuzalem ma Mazzoleni non lo espelle quando questi lo applaude. Al 71’ è concesso un rigore al Genoa per mani di Vidal ma Mazzoleni si dimentica di ammonire per la seconda volta il giocatore bianconero. Il tiro dal dischetto è da ripetere per la presenza in area di diversi giocatori bianconeri, Chiellini e Bonucci soprattutto; sarà proprio Bonucci a riprendere la palla dopo la respinta di Buffon.
Manca l’espulsione di Padoin.
Al 47’ c’è un fallo di Bonucci su Bonaventura in area juventina. E’ rigore ed espulsione di Bonucci, ma Mazzoleni fischia un fallo in attacco di Niang su Sturaro.
Al 58’ è negato un calcio di rigore alla Sampdoria per una trattenuta vistosa di Rugani ai danni di Ivan. Manca anche l’espulsione del già ammonito Bonucci per un calcione a Fernando.
La Juventus passa in vantaggio al 39’ con un gol di Mandzukic viziato da un fallo di Pogba su Lulic. Pogba trattiene con il braccio Lulic per conquistare il pallone e crossare in area per la zampata di Mandzukic. E’ fin troppo generoso il calcio di rigore assegnato alla Juventus per presunto fallo di Lulic su Bonucci al 51’. Bonucci e Lulic si trattengono a vicenda e lo juventino vola dopo aver lasciato la presa sull’avversario.
Sul punteggio di 3 a 0 è negato un rigore alla Juventus per fallo di Ocampos su Mandzukic. Sempre sul 3 a 0, al 77’, non è espulso Cuadrado, solo ammonito, per il bruttissimo fallo su Laxalt.
La Lazio vince una gara incredibile.
La Juventus passa in vantaggio al 23’ con Douglas Costa che appare in evidente posizione di fuorigioco. Mazzoleni attende il beneplacito di Fabbri al VAR e conferma la rete. I dubbi sulla regolarità del gol aumentano perché non ci saranno più replay dell’azione e soltanto a fine primo tempo giungeranno le immagini di una linea che vede Costa in posizione regolare. In Mediaset ci sarà pure l’arrabbiatura di Tacchinardi sulla mancanza dei replay.
Al 95’ Mazzoleni assegna col solito aiuto del VAR un dubbio calcio di rigore alla Juventus. L’intervento di Patric su Bernardeschi è duro ma il laziale prende nettamente il pallone; Dybala sbaglia il tiro dal dischetto.
La gara è condizionata dal calcio di rigore negato al Milan per fallo di mani di Matuidi che impedisce a André Silva di colpire bene di testa ad un metro da Buffon. Mazzoleni evita di recarsi al VAR ma più tardi sulle isteriche proteste di Higuain si recherà al VAR per un presunto mani di Bonucci.
Nel finale di partita, su rinvio di Donnarumma, Chiellini da tergo colpisce con un pugno al volto Kalinic per impedirgli di prendere il pallone, ma Mazzoleni e Massa al VAR non se ne accorgono.
Succede di tutto a Milano con Mazzoleni Fabbri al VAR. La gara è condizionata dall’incredibile mancata espulsione di Benatia e da altri due calci di rigore non assegnati al Milan. Sul calcio di rigore assegnato al Milan, Benatia evita una chiara occasione da rete e meritava l’espulsione; sarebbe bastata anche la semplice ammonizione per il già ammonito giocatore bianconero. Mazzoleni inspiegabilmente non adotta nessun provvedimento disciplinare. Al 62’ Mazzoleni e Fabbri non si accorgono che in area bianconera Chiellini in scivolata stende Cutrone. All’80’ Chiellini è graziato ancora quando trattiene Romagnoli con entrambe le braccia, lo tiene e lo fa girare, impedendogli di giocare il pallone, ma nemmeno stavolta giunge il penalty per il Milan.
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