Il caso – Gavillucci sfida l’AIA e chiama a testimoniare i 21 arbitri di serie A

Gavillucci sfida l’AIA e chiama a testimoniare i 21 arbitri di serie A. L’ arbitro ritiene violato l’obbligo di informazione e trasparenza nelle graduatorie.

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Gavillucci sfida l’ AIA e adesso chiama a testimoniare i 21 arbitri di serie A. Il fischietto dismesso chiede la riammissione, dal momento che crede che non sia stato rispettato l’obbligo di informazione e trasparenza nelle graduatorie.

Il caso

Gavillucci continua la sua battaglia. Il 39enne della sezione di Latina, dismesso la scorsa stagione dalla Can A, ha chiamato a testimoniare i 21 arbitri di serie A davanti al Tribunale Federale Nazionale. Ciò è avvenuto per verifcare in primo luogo se sia stato violato l’obbligo di informazione e trasparenza, previsto dal regolamento, e in secondo luogo se il suo posizionamento nella graduatoria di merito dello scorso anno fosse immotivato. Infatti, la scorsa stagione Gavillucci era finito all’ultimo posto della classifica formata sulla base delle relazioni stilate dagli osservatori arbitrali dopo ogni evento calcistico. In seguito l‘AIA aveva deciso di dismettere quattro arbitri, compreso il 39enne.

La battaglia

Secondo la difesa, Gavillucci avrebbe ricevuto una relazione compilata in ogni sua parte, eccetto quella riservata al voto. Quando ha iniziato la sua battaglia legale, l’AIA ha prodotto in giudizio i medesimi documenti provvisti di voto quasi sempre bassi. Il sospetto di Gavillucci è che i voti siano stati inseriti per l’occasione, risultando il peggiore in classifica. Perso il primo grado, vinto l’appello ora si torna all’inizio e per questo Gavillucci ha chiamato a testimoniare tutti gli arbitri di serie A. La CAF, infatti, aveva trovato un difetto di contraddittorio nei confronto di almeno uno dei due controinteressati, ovvero gli arbitri agli ultimi posti della graduatoria, e, se la classifica fosse rivista, qualcuno potrebbe essere penalizzato.

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