Guido Clemente di San Luca, ha commentato la situazione arbitri in Italia e ha lanciato un appello. Il professore ordinario di Diritto amministrativo presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’ Università Luigi Vanvitelli, ai microfoni di tuttonapoli ha analizzato quanto accaduto nelle ultime giornate. Il cattedratico ha posto l’attenzione sulla “complicità” della stampa a sostenere il sistema.
GUIDO CLEMENTE DI SAN LUCA BACCCHETTA MAZZOLENI
“Quanto è accaduto ieri, a Benevento e nei commenti di radio e TV, dimostra che la misura è colma. Si persevera in una lettura sbagliata delle regole per tentare di giustificare le vere e proprie nefandezze cui si assiste ormai da troppo tempo. Nefandezze che, con l’uso della tecnologia, sono solo tali, non essendo più in alcun modo giustificabili quali sviste“.
MAZZOLENI AL VAR POTEVA INTERVENIRE
“Si commette un grave errore laddove si concentra l’attenzione sul solo comportamento del VAR. Sbagliano infatti entrambi, il VAR e l’arbitro, ed in maniera inspiegabile, se non avanzando consistenti sospetti sulla sussistenza della buona fede. Secondo la norma, il Var deve (non semplicemente può) intervenire quando c’è il sospetto di un evidente errore. C’è in entrambi i casi, sia a Napoli sia a Benevento. Tocca all’arbitro, poi, decidere dopo aver rivisto le immagini. E del suo operato dovrebbe rispondere all’AIA in maniera trasparente – ma le vicende continuano a dimostrare che il condizionale è d’obbligo: ogni tanto, infatti, un arbitro o un addetto al VAR viene lasciato a riposo in maniera per nulla limpida (da ultimo, per esempio, Pasqua, che disattese il parere del VAR Mazzoleni in Milan-Napoli)“.
LO SCIVOLONE DI GODIN
“La illegittimità della scelta del VAR Mazzoleni sta – non nel richiamare l’arbitro a rivedere l’azione di Viola, come si è voluto far credere – ma nel non averlo fatto la giornata precedente per il presunto fallo di Osimhen su Godin (il quale ha reso una dichiarazione indecente sull’intervento di Asamoah, senza che alcuno dei giornalisti presenti gli abbia chiesto: «Mi scusi, ma se quello di Asamoah non è un contatto falloso, come può esserlo quello della partita precedente di Osimhen su di lei?»). La illegittimità dell’arbitro Doveri, poi, ha del clamoroso: perché le immagini non lasciano spazio ad interpretazione, trattandosi di un mero accertamento tecnico inopinabile.
STAMPA COMPLICE
Guido Clemente di San Luca focalizza l’attenzione sul ruolo assunto da una certa stampa nazionale: “Centrare il confronto sulla opinabilità interpretativa del fatto significa voler proditoriamente spostare l’attenzione (avente ad oggetto la verifica della sua sussistenza) dal mero accertamento tecnico alla discrezionalità tecnica. Ciò che si fa in TV e in radio, perseguendo un disegno ‘criminoso’ chiarissimo: sostenere il ‘sistema’ sul quale si prospera, negando in radice la deontologia professionale di cui a parole ci si riempie la bocca, senza più neppure un briciolo di dignità“.
L’APPELLO DI GUIDO CLEMENTE DI SAN LUCA
“Cari amici, scrivo a tutti voi, per rivolgere un appello, consapevole del giudizio di ingenuità che meriterò da qualcuno di voi. Pochi giorni fa vi ho pubblicato un saggio in cui ho provato a spiegare giuridicamente le regole del gioco del calcio e il ruolo che istituzionalmente spetta all’arbitro. Il livello di proterva sfrontatezza nella arbitraria disapplicazione delle regole ha colmato la misura.
Occorre una vera e propria rivolta di popolo per liberarsi della oppressione che nega il diritto alla passione! Non devo ricordare a voi che nei sistemi democratici la stampa è fisiologicamente il ‘guardiano’ del potere. È venuto il momento di denunciare, senza se e senza ma, gli arbitri non più tollerabili del sistema calcio, e di mettere alle corde le istituzioni del settore per liberarle dal marcio”.