Ghoulam ritorna in gruppo. Anche Meret sente brivido del debutto

Ghoulam ritorna in gruppo. L’infortunio contro il City è solo un ricordo. Anche Meret sente brivido del debutto.

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Ghoulam ritorna in gruppo, assieme agli altri, scrive il Corriere dello sport, appassionatamente, (quasi) come se nulla fosse accaduto: eppure c’è un anno alle spalle, ormai siamo a tredici mesi, in cui Ghoulam s’è perso tra i suoi cattivi pensieri, girellando da una sala operatoria all’altra.

Ghoulam ritorna in gruppo

Ora che Ghoulam ritorna in gruppo, può cominciare a sentire il brivido del debutto, imminente ma non immediato ma ch’è nell’aria.

Ghoulam è il top player che il Napoli improvvisamente ha perduto il primo novembre del 2017, durante il match con il Manchester City: e poi è stato un calvario, da un legamento ad una rotula, da una maledizione all’altra.

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Ancelotti l’ha chiamato per inserirlo gradualmente, per fargli avvertire il clima delle partite, per riavvicinarlo al campo e concedergli le attenzioni per stuzzicare l’autostima di un calciatore piombato, così d’incanto, in una dimensione marginale, lui che era stato centrale allo sviluppo del Napoli. Per ritrovarlo nella mente e nel fisico e sapere di poter contare presto su di lui. Ma il peggio sembra passato e Ghoulam ritorna in gruppo ed è pronto per ricominciare a correre. E’ una questione di giornate, più che di giorni.

Meret sente brivido del debutto

Anche Meret sente il brivido del debutto ,è lontano quel pomeriggio in cui a Dimaro-Folgarida si consuma, nel suo piccolo, un dramma, perché quando l’ulna sinistra di Meret va in frantumi, ed era la partitella d’esordio nel Napoli, l’eco sordo s’avverte in tribuna: in quel labirinto, in cui ci si può smarrire, s’accatasta anche altro, una infiammazione alle «vecchia» spalla, e le umanissime paure di non potercela fare, perché tutto pare remare contro e l’umore, diamine, rotola nella penombra. Ma hanno riaperto la porta, proprio adesso, e si rivede la luce: Meret in panchina può sorridere e guardare avanti, magari all’8 dicembre, quando, chissà, gli spalancheranno il San Paolo e glielo lasceranno godere.

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