Insigne si è ripreso il Napoli. Dopo una stagione polemica, la pace e le magie a Firenze: ora un gol allo Stadium e a Sarri.
Lorenzo Magnifico a Firenze. Insigne si è ripreso il suo aggettivo più bello, proprio nella città culla dei Medici. Alla prima di campionato, scrive la Gazzetta, il Magnifico si presenta: doppietta, assist e pure l’avvio dell’azione del pareggio.
Al di là della bellezza di certe giocate, in una parola solo: decisivo. Ed è quello che ha bisogno il Napoli di Ancelotti sabato a Torino: giocatori determinati e decisivi, capaci di contrastare lo squadrone bianconero. Il condizionale è d’obbligo dopo aver visto come i campioni hanno vinto a Parma nel loro debutto.
Per Lorenzo c’è un incantesimo da sfatare, visto che ai bianconeri ha segnato solo due volte, sempre al San Paolo. In 9 volte allo stadium (7 in campionato e 2 di Coppa Italia) il suo Napoli è uscito sconfitto 8 volte, l’unica eccezione nella Primavera di 2018 quando un’incornata imperiale di Koulibaly regalò la vittoria e un sogno a una città intera. Poi finì come sappiamo.
Quel 22 aprile dell’anno scorso sulla panchina del Napoli c’era il «comandante» Sarri, capopopolo degli azzurri, oltre che guida tecnica. Ora Maurizio sarà dall’altra parte della barricata e tutti ci auguriamo che sabato possa esserci. Perché nello sport devono esserci avversari, non nemici.
Da napoletano però quella scelta Lorenzo Insigne non l’ha mai capita e ovviamente condivisa, dando del «traditore» a chi aveva ritenuto una sorta di padre putativo.