Ferlaino: “De Laurentiis bada ai conti” poi scoppia in lacrime “Quando vincemmo la Coppa UEFA…”

Corrado Ferlaino parla della gestione De Laurentiis e si emoziona fino alle lacrime quando ricorda la magica notte di Stoccarda e la vittoria della Coppa UEFA.

Corrado Ferlaino, lacrime di gioia ripensando al suo passato azzurro. «Cureremo il bilancio, il vivaio, voglio trasformare il Napoli in una società dallo stile del Milan o della Juventus. Gli scudetti non si promettono, si vincono», furono queste le prime parole da presidente di Corrado Ferlaino.
Nel 1984 a Napoli arrivò il più grande di tutti – Maradona – e il suo acquisto è leggenda. Cominciò un periodo unico nella storia del club azzurro: in sette anni di Maradona a Napoli, si vinsero due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa Uefa. Diego era l’artefice insieme ai compagni e all’allenatore, ma anche Ferlaino ebbe i suoi meriti, e le lacrime di gioia che rigarono il suo volto in quel 10 maggio 1987 certificarono, una volta di più, l’amore assoluto di Ferlaino verso il Napoli.
Le lacrime di Ferlaino per il Napoli non sono state soltanto di gioia. Lo videro piangere al San Paolo durante una feroce contestazione dei tifosi e poi nella stagione della retrocessione con 14 punti nel 1998, ventinove anni dopo l’inizio della sua carriera presidenziale, segnata da scudetti ma anche da bombe sotto casa. Quella squadra neanche l’avrebbe voluta, poi è stato il suo amore più grande.

LE LACRIME DI FERLAINO

Ferlaino: "De Laurentiis bada solo ai conti" poi scoppia in lacrime "Quando vincemmo la Coppa UEFA..."

Ferlaino ai microfoni di Tv Luna ha commentato la stagione del Napoli De Laurentiis e si commuove ripensando alla magica notte di Stoccarda.

“Il Napoli sta andando bene, i bilanci sono a posto. Aurelio De Laurentiis cura molto l’aspetto economico, questo è importante, no? Il mio voto? Nove, otto, se volete sette. Vincere uno scudetto a Napoli è molto complicato, bisogna rendersene conto”.

Il Sud vince molto raramente. In tanti anni di storia, il Meridione ha conquistato solo due scudetti (escludendo il Cagliari di Riva, che è un’isola). Il resto è andato quasi tutto al Nord. De Laurentiis avrà fatto questa riflessione: ‘Se è così difficile vincere lo scudetto allora tanto vale che tengo i conti in ordine'”, ha spiegato Corrado Ferlaino.

Ferlaino ricordando la notte di Stoccarda fa fatica a tenere le lacrime: “Sicuramente Stoccarda, quando vincemmo la Coppa Uefa. Finita la partita, andai all’aeroporto e vidi tutte le bandiere azzurre. Non avrei mai potuto essere presidente di un’altra squadra né vivere in un’altra città. Il ricordo più bello della mia presidenza, unito a quello del primo scudetto. Ma Stoccarda fu qualcosa di commovente, perché dopo la vittoria del trofeo attraversai una città inondata di bandieroni azzurri e tricolori, sventolati con orgoglio da tanti italiani emigrati in Germania. Mi viene da piangere, mi emoziono ancora”.

FERLAINO NELLA HALL OF FAME DEL CALCIO ITALIANO

Crorrado Ferlaino è  entrato nella Hall of Fame della Federcalcio, di cui era stato consigliere perché le battaglie politiche si dovevano combattere dall’interno mentre quelle calcistiche le affrontava in campo Maradona. Che portò il Napoli ai massimi livelli in Italia e in Europa non soltanto perché era il migliore di tutti. Cambiò l’anima della squadra e diede la scossa all’ambiente, in poche parole portò «la mentalità vincente».

I numeri di Ferlaino: 34 campionati, 1050 partite, 1251 punti, 1221 gol, 230 partite di Coppa Italia, 80 partite internazionali, 1.300.000 abbonati, 10 milioni di spettatori, 2 scudetti, 1 coppa Uefa, 2 coppe Italia, 2 retrocessione, 1 promozione.

Oltre ai numeri ci sono i tanti colpi di mercato, da Savoldi a Careca, con il boom Maradona. Un vero colpo di genio quella busta che conteneva il contratto di acquisto di Diego consegnata presso gli uffici della Lega Calcio a Milano oltre il tempo limite nella notte tra il 30 giugno e il 1° luglio dell’84.

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