Enrico Fedele sul caso Pjanic, con l’inchiesta de Le Iene, si mostra garantista. Anzia l’ex dirigente ed ora opinionista tv prende una posizione netta sulla vicenda. Nel caso specifico Fabrizio Roma con la sua inchiesta ha portato a galla il video della sala Var che misteriosamente, è senza audio, proprio nel momento in cui gli arbitri in sala parlano con Orsato sul mancato giallo a Pjanic in Inter-Juventus del 2018. Un cartellino che avrebbe potuto incidere molto, dato che in quel momento la squadra di Spalletti (tecnico dell’Inter nel 2018) era in dieci uomini per l’espulsione di Vecino. L’espulsione di Pjanic avrebbe riportato le squadre in parità numerica.
Fedele su mancato giallo a Pjanic
Grazie all’aiuto di alcune persone in grado di leggere il labiale, Le Iene ha ricostruito cosa si sono detti gli arbitri in sala, anche se il video è senza audio. Ma Fedele sul caso Pjanic prende una posizione precisa e dice: “I non udenti hanno decifrato le parole del VAR e dei varisti che dicono che è giallo. Non hanno però potere di dire una cosa del genere. Il regolamento non prevede che il giallo venga chiamato dal VAR. Ora stiamo facendo un processo alle intenzioni. Se a un certo punto, attraverso il server, si troverà il file, allora sarò d’accordo”.
Fedele cerca di chiarire la vicenda del mancato giallo a Pjanic e aggiunge: “Dobbiamo essere precisi, in tal caso ci può essere condanna. Io sono per punire duramente ma con le prove. Può darsi che abbiano comunicato tra loro, perché possono farlo, però non avevano diritto di intervenire. Prima di essere giustizialisti e dire delle cose si aspetta. Se dovesse essere così devono scomparire. Le zoppe stanno ovunque e quando arrivano devono essere sconfessate. Non si tratta solo del calcio ma di qualsiasi campo. Non dobbiamo creare i fantasmi. Rizzoli dice che non c’era video? Intendeva tra arbitro e VAR. L’indagine da fare sta sulla risposta eventuale di Orsato al VAR”.