Esame Suarez, spunta il braccio destro di Agnelli. Paratici come Moggi, sapeva tutto. Ecco cosa rischia la Juventus

Si allarga l’inchiesta sull’esame farsa di Suarez. Spunta il braccio destro di Andrea Agnelli. Paratici come Moggi, sapeva tutto. La Juve rischia.

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Esame farsa di Suarez, il braccio destro di Andrea Agnelli ha agganciato l’università. Intercettate tre telefonate tra il vice direttore sportivo bianconero e il rettore dell’Università di Perugia, come spiega l’edizione odierna del Fatto Quotidiano.

SPUNTA IL BRACCIO DESTRO DI AGNELLI

L’esame farlocco di Suarez e la successiva inchiesta di Perugia, nasce con  telefonata tra Federico Cherubini, il vice direttore sportivo bianconero, e il rettore dell’università statale di Perugia, Maurizio Oliviero.
È Cherubini a contattare Oliviero per chiedergli se Luis Suarez potesse sostenere l’esame d’italiano nella sua università.  Il rettore passa a Cherubini i contatti per prendere informazioni e avviare la pratica.
Le telefonate tra il braccio destro di Andrea Agnelli e Oliviero sono tre. Nella seconda è il rettore a chiamare Cherubini perché s’è sparsa la voce che Suarez sosterrà l’esame a Perugia e Oliviero gli chiede quale atteggiamento tenere.

La risposta, in perfetto stile Juve, è mantenere il più basso profilo possibile. Nella terza, infine, Cherubini chiama Oliviero per ringraziarlo.
Fonti juventine confermano le conversazioni tra i due specificando che la telefonata in questione si limitava a una richiesta di informazioni sull’esame.

Oliviero fornì i contatti dell’università per stranieri che furono poi girati agli avvocati Luigi Chiappero e Maria Turco, entrambi storicamente legati alla società bianconera.

Gli investigatori della Gdf durante le perquisizioni hanno trovato il documento pdf della prova d’esame spedito al calciatore. Olivieri e Grego Bolli sono indagati con l’accusa di corruzione.

L’utilità che si sarebbe potuta ottenere era rappresentata da altre iscrizioni a corsi e prove d’esame da parte di calciatori legati alla Juve.

Se Olivieri e Grego Bolli sono i presunti corrotti, gli inquirenti cercano però ancora il presunto corruttore.

Gli avvocati Chiappero e Turco saranno sentiti oggi dalla Procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, come persone informate sui fatti.

PARATICI COME MOGGI

Nelle intercettazioni sull’esame farlocco di Suarez, è spuntato anche il nome di Paratici. Non c’è un’intercettazione sua, ma qualcuno che fa il suo nome. Il testimone riconduce all’esigenza della Juventus e all’interesse di Paratici di far conseguire la cittadinanza a Suarez.

Ma com’è strana la Juve, spiega Angelo Forgione, prima organizza a Suarez l’esame di italiano a Perugia e poi non lo ingaggia. Per ill DS Paratici, “non ci sono i tempi tecnici per ottenere la cittadinanza”.

Partatici si muove come Moggi. Il dirigente della Juventus, secondo uno degli intercettati a Perugia, ha deciso di non ingaggiare l’uruguaiano. Nonostante le illegali manovre compiute nel triangolo tra Torino, Barcellona e Perugia.

Paratici ha virato su Morata, a sua volta sostituito, guarda un po’, proprio da Suarez all’Atletico. Certi dirigenti di squadre potenti,  sanno prima di tutti di certe indagini segrete.

L’informatore spunta sempre, e nei casi in cui il fatto non sia compiuto, avuta la soffiata, è decisamente meglio evitare che si compia“.

ESAME SUAREZ: COSA RISCHIA LA JUVENTUS

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L’inchiesta sull’esame di Suarez si allarga ogni giorno di più. Qual è la norma del Codice di Giustizia sportiva relativo al caso in questione? È il comma 7 dell’articolo 32 su Doveri e divieti in materia di tesseramenti, trasferimenti, cessioni e controlli societari.
Cosa rischia la Juve? Da sanzioni più lievi (come ammenda, inibizione, squalifica) ad altre molto più gravi che comportano

LA PROCURA FEDERALE SI PREPARA A STUDIARE LE PRIME CARTE

L’esame di Suarez al vaglio della giustizia sportiva. La  richiesta è pronta e sarà formalizzata nelle prossime ore. La procura federale del calcio chiederà ai magistrati di Perugia gli atti dei primi accertamenti istruttori per verificare eventuali violazioni. Giuseppe Chinè, capo della procura federale, dovrà prendersi un tempo congruo per studiare le carte e sarà inevitabilmente un’inchiesta «aperta», visto che il lavoro a Perugia è in pieno svolgimento.
che cosa produrrebbe un salto dell’inchiesta? Occorre la prova di un reale coinvolgimento della Juventus per portare a una sua colpevolezza che, per ora, da quanto si evince, non risulta.

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