Aurelio De Laurentiis presidente del Napoli è stato deferito insieme al dottor Raffaele Canonico dalla procura della Federcalcio per la violazione della quarantena. La decisione è arrivata come un fulmine a ciel sereno, anche perché dal 6 gennaio scorso sono passati mesi. Ma la Procura federale ha deciso il deferimento per De Laurentiis e Canonico per aver “consentito a Lobotka, Rrahmani e Zielinski di aver partecipato alla gara Juventus-Napoli nonostante la quarantena domiciliare disposta dall’Asl“. Una sorta di paradosso, dato che De Laurentiis quando ha rispettato i dettami dell’Asl, in piena pandemia, ha dovuto vincere un ricorso per non perdere a tavolino un match da giocare proprio con la Juventus.
Il deferimento del presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis e del medico sociale ha scatenato le ire di Carlo Alvino, il giornalista si è sfogato ai microni di radio Radio Kiss Kiss Napoli, accusando i rivali della Juventus
LE PAROLE – «Il deferimento è surreale. Il calcio italiano fa una pessima figura. Ci sono questioni aperte da anni: penso all’esame farsa di Suarez o al caso Covid di Valhovic. Il Napoli in alto dà fastidio. Sono orgoglioso, perché è una società modello gestita in maniera impecabile. Sono convinto di una cosa: se non ci fosse stata la Juve di mezzo, sarebbe finito tutto a tarallucci e vino».