De Luca attacca la Juventus, la reazione di Agnelli e la spazzatura mediatica sul Napoli

De Luca attacca la Juventus, la reazione di Agnelli. Da Torino attaccano il Napoli mentre il presidente bianconero resta in silenzio.

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Juve-Napoli continua a far discutere. Vincenzo De Luca, governatore della Regione Campania ha sferrato un duro attacco nei confronti del presidente della Juventus Andrea Agnelli.

DE LUCA VS AGNELLI

Dal presidente della Juventus è arrivata una dichiarazione penosa, imbarazzante“. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in diretta su Facebook in merito alla mancata sfida tra Juve e Napoli ha bacchettato Andrea Agnelli.

Nel mirino di De Luca c’è proprio la netta presa di posizione di Agnelli e della Juve nella serata di domenica scorsa, quando da Torino si rispondeva così alla richiesta di rinvio del Napoli:

«De Laurentiis mi ha scritto un messaggio e io ho risposto che la Juventus, come sempre, si attiene ai regolamenti. A parti invertite saremmo partiti, attenendoci al protocollo», le parole di Agnelli.

Che andavano a completare un week-end fatto di botta e risposta, comunicati delle società e delle Asl.
De Luca ha rincarato la dose citato una frase di Shopenhauer: “La gloria bisogna conquistarla, l’onore basta non perderlo”, riferita alla Juventus. “Stiamo parlato di sport o di altro? Come ci si può ridurre alla meschinità pensando di vincere un incontro con gli antagonisti messi in quarantena dall’Asl?”.
De Luca ha poi aggiunto. “All’Asl di Napoli non sono neanche arrivati i ringraziamenti perché abbiamo evitato di contagiare Cristiano Ronaldo“.

LA REAZIONE DI AGNELLI ALLE PAROLE DI DE LUCA

Andrea Agnelli non ha risposto e non ha commentato le parole del governatore campano. Tenendo più aperta che mai una partita che non si sa ancora se si disputerà o verrà risolta lontano dal terreno di gioco dell’Allianz Stadium.
Le risposte a De Luca arrivano dalla schiera di giornalisti e presunti tali che dai media nazionali e qualche blog bianconero. Da “Torino” attaccano Napoli, il Napoli, de Laurentiis e De Luca con un fuoco incrociato, sperando di ottenere i tre punti e la sconfitta a tavolino.
Perché il succo del discorso in casa bianconera è questo: “Il Napoli deve pagare per il reato di lesa maestà”. Che gli azzurri abbiano eseguito un ordine della Asl, non interessa a nessuno.

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LE ASL CONTANO O NO?

Gli stessi “giornalisti” omettono di dire che quando i sette giocatori bianconeri che hanno lasciato la bolla, siano stati denunciati dalla stessa Juventus all’Asl di Torino. Insomma le ASL contano o no?
Era domenica sera, il giorno dopo poi la stessa Juve si è ritrovata a dover segnalare alla Asl sette suoi giocatori che avevano deciso di uscire dalla bolla chi per tonare a casa (Buffon), chi per andare subito in Nazionale (Ronaldo, Dybala, Danilo, Demiral, Bentancur e Cuadrado).

La partita non era nemmeno iniziata, ma Juve-Napoli è destinata a non finire mai.

DA TORINO ATTACCHI AL NAPOLI

Gli azzurri stanno subendo una serie di attacchi mediatici spazzatura. In particolare i siti di fede Juventina, scrivono migliaia di parole prive di contenuto ma piene di livore.

Citiamo Marcello Chirico, non perché dica cose interessanti, ma perché rappresenta il prototipo del giornalista-tifoso, che esprime i fatti in maniera unilaterale, accusando gli avversari in ogni circostanza.

Ecco uno stralcio sulla questione De Luca: “Il putiferio innescato dalle Asl campane è servito ad Adl per sollevare il polverone, evidenziare lo stato di precarietà nel quale – causa covid – si sta svolgendo il campionato, forzare la mano per adottare da subito i playoff. La soluzione per rendere vana, dopo la molto probabile non ratifica del 3-0 a tavolino pro-Juve da parte del giudice sportivo, anche l’eventuale punto di penalità in classifica.
La tattica è chiara, resta da vedere ora se – dopo le Asl – il presidente del Napoli troverà sponde oltre che in Federazione pure all’interno dello Stato per poterla mettere in atto. E per come si stanno mettendo le cose, non lo vedo così improbabile”.
Siamo al delirio assoluto, un piangi e fotti che vorrebbero sistematicamente addossare a Napoli, ma del quale loro sono sempre i maestri indiscussi.

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