Aurelio De Laurentiis rompe il silenzio stampa durato per tutto il girone di ritorno. Il 30 giungo 2021 il presidente della SSCN parlerà a Roma scelta come sede e non Napoli. Non si sa ancora quali sono gli argomenti di cui si parlerà durante la conferenza stampa, se ci saranno delle cose che il patron azzurro vorrà dire di sua spontanea volontà, oppure se attenderà solo le domande dei giornalisti. Certo che gli argomenti dii cui bisogna trattare sono veramente tanti, dato che il club ha deciso di restare in silenzio per oltre sei mesi.
Si potrebbe parlare ad esempio del rapporto con Gattuso, dall’idillio alla rottura, capire magari perché si è arrivati a tanto. Si potrebbe cercare di capire qualcosa di più sulle strategie di mercato, ma anche sul doppio ritiro e la scelta di Luciano Spalletti. Oppure la scelta, forse vincente, di prodursi autonomamente le maglie.
De Laurentiis ritorna a parlare
Ma i quesiti che si possono rivolgere a De Laurentiis sono veramente tanti: a cominciare da Napoli-Verona. Non ci stancheremo di chiedere qualche informazione su una partita stranissima. Non andiamo dietro alle logiche di partite vendute, neanche ci pensiamo. Ma qualcuno dovrebbe spiegare, psicologicamente, cosa è accaduto ai giocatori. Lo chiedono i tifosi che hanno esposto anche uno striscione per conoscere la verità.
Si potrebbe chiedere come mai si è deciso di non parlare per così tanto tempo, perché i tifosi hanno dovuto subire il silenzio di una società che si alimenta, anche economicamente, della passione dei sostenitori azzurri.
A De Laurentiis si potrebbe chiedere cosa ne pensa della Superlega, se anche lui è d’accordo con le modalità di Real Madrid, Juventus e Barcellona.
Magari qualche notizia ci potrebbe scappare anche sul rinnovo di Lorenzo Insigne, del futuro di Fabian Ruiz e di Kalidou Koulibaly.
Ma se proprio vogliamo scavare a fondo, magari si potrebbe chiedere a De Laurentiis perché non ha mai investito sul settore giovanile, nonostante Napoli sia una fucina sterminata di talenti. Magari questa domanda potrebbe sembrare quasi senza senso nel calcio dei miliardi di euro, eppure quando non ci sono tanti soldi bisogna far viaggiare le idee.