De Laurentiis: ” Al Sud portiamo una croce da trecento anni, al nord sono invidiosi. Torneremo a comandare noi”

Aurelio De Laurentiis, presidente del calcio Napoli ha aperto al rinnovo di Mertens e ha fatto un appello ai tifosi azzurri

De Laurentiis: "rinnovo Mertens ok, Il sud tornerà a comandare"

Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Carlo Alvino su Kiss Kiss Napoli. L’intervento integrale del presidente del calcio Napoli andrà in onda questa sera alle ore 21. Ecco un estratto dell’intervista integrale

DE LAURENTIIS SUL RINNOVO DI MERTENS

“Visita a casa di Mertens? Ho regalato una medaglia da mettere al collo del bambino. Ho detto voglio andarlo a vedere quanto prima, me l’ero promesso. E’ troppo bello, Ciro Romeo è vispissimo come è giusto che sia. E’ il figlio di Dries d’altronde, con gli occhi azzurro Napoli. Sono stato a bearmi sulla terrazza di Palazzo Donn’Anna, a guardare la mia Capri, sapete che sono cittadino onorario dell’isola azzurra. Amo i nostri panorami. Rinnovo? Ho detto: “Scusa Dries, hai un’opzione per un altro anno. In questi anni è successo di tutto di più, tra guerra, covid ed altro… ci dobbiamo sedere, decidi tu quando, tra una settimana, un mese, un anno e ne parliamo”.

Aurelio De Laurentiis ha poi aggiunto: “Ciro credo sia innamorato dello stile di vita che ha abbracciato questa città. Lui è la persona che ha lasciato veramente il segno per numero di gol segnati in questo club. A lui andrebbe una scritto in oro: “Grazie Dries, grazie Ciro”. Non dovrebbero esserci problemi, ma nella vita, mai dire mai”.Colpo Kvaratskhelia? “Faremo una crasi come per Zapata, ma non posso chiamarlo Giorgia. Quella è una cantante (ride, ndr.). E’ forte? Speriamo bene”.Appello ai tifosi del Napoli ? “Innanzitutto chiedo scusa ai tifosi azzurri per la bruttissima sconfitta di Empoli, ma dico loro di seguirci sempre e venire allo stadio. Non ascoltate gli ex calciatori delle squadre del nord. Noi a Sud portiamo una croce da trecento anni, sono invidiosi di noi, ma prima o poi torneremo a comandare noi come è giusto che sia”.