Nel nome di Ronaldo: il portoghese viola la bolla e poi ritorna… in quarantena

Cristiano Ronaldo è atterrato oggi a Caselle con un volo sanitario per fare la sua beata quarantena a Torino anziché in Portogallo.

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Il volo che ha portato Cristiano Ronaldo in Italia è stato autorizzato dalle autorità sanitarie, poi sulla pista c’era un’ambulanza che scrupolosamente ha portato il portoghese presso la sua residenza a Torino. Insomma tutto normale, tutto lecito, ci mancherebbe altro. Eppure si ha la sensazione che Cristiano Ronaldo possa fare tutto quello che vuole. Un dubbio che sorge spontaneo dato che il portoghese è uno dei giocatori della Juventus segnalati per aver violato la ‘bolla’ del J Hotel. Il tutto avvenuto pochi giorni dopo in cui il buon Andrea Agnelli issava alto sull’asta il vessillo del rispetto delle regole. Quello che per ora gli ha fatto ottenere il 3-0 a tavolino con il Napoli, mentre gli scudetti tolti dalla giustizia per Calciopoli fanno ancora bella mostra allo Stadium. Ma questa è un’altra storia.

Torniamo al buon Cristiano Ronaldo, che rischia di dover pagare una multa di 400 euro (bazzecole per lui ndr) per aver violato l’isolamento fiduciario. Il caso, su segnalazione della stessa Juventus, è stato poi segnalato dall’Asl alla Procura che prenderà dei provvedimenti. Ebbene in quel caso, pochi giorni fa, il portoghese fece di tutto, violando anche le regole, per tornare in Portogallo e rispondere alla chiamata della Nazionale. Un senso di attaccamento invidiabile, non c’è che dire. Oggi invece, dopo essere stato trovato positivo al coronavirus, ha sentito la necessità di tornare in Italia con un volo speciale, accolto da un’ambulanza a Caselle per farsi trasportare al suo domicilio a Torino e quindi fare la quarantena di dieci giorni. Ma infrangere le regole pare che in qualche modo piaccia a Cr7 che già qualche anno fa fu condannato dal tribunale di Madrid per evasione fiscale da decine di milioni di euro.

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