Corriere dello Sport distrugge il Napoli: “Vittoria sofferta con la Salernitana, possesso sterile”

Alessandro Barbano critica duramente la prestazione degli azzurri

Corriere dello Sport a firma di Alessandro Barbano critica la prestazione del Napoli che vince con la Salernitana con gol di Zielinski. Per il co-direttore della testata sportiva forse il Napoli dovrebbe vincere ogni partita con quattro o cinque gol di scarto, anche se si gioca ogni tre giorni, anche se mancano calciatori importanti. La critica di Corriere dello Sport al Napoli è veramente dura.

Ci sono vittorie che inquietano più di una sconfitta. Quella del Napoli a Salerno non si sottrae a questa categoria. Perché mostra il lato oscuro di un primato azzurro, che pure coincide con il record di dieci vittorie e un pareggio, e con la vetta della classifica condivisa con il Milan: senza Osimhen questa squadra riduce di due terzi la capacità di affondo verticale e rischia di trasformare l’abilità del palleggio in un sofisma tecnico; senza Insigne manca del tutto la capacità di visione e di invenzione, imponendo agli azzurri un paradigma diverso, fatto di triangolazioni e cambi di gioco palla a terra. Se questo schema lo applichi sotto ritmo, come ha fatto ieri il Napoli per tutto il primo tempo, può accadere di non fare neanche un tiro in porta contro una modesta Salernitana.

“Salernitana-Napoli, vittoria sofferta”

I numeri del Napoli con la Salernitana segnalati da Pistocchi sono importanti, ma per Alessandro Barbano non bastano ad evitare pesanti critiche alla squadra di Luciano Spalletti:

La vittoria sofferta, oltre ogni previsione, racconta quanto il contributo dell’attaccante nigeriano vada ben oltre i sette gol realizzati in serie A. Osimhen è la direzione e il verso del disegno strategico del Napoli: i suoi affondi allungano la squadra, il suo venire incontro alla palla sulle rimesse e sui lanci della difesa facilita l’inserimento sulle fasce dei compagni. L’assenza di queste alternative condanna il dominio del possesso palla alla prevedibilità. Se poi manca anche il capitano, la prevedibilità degrada non poche volte nel non saper che fare.

Qualche nota positiva Barbano la spende per Anguissa ed Elmas. Con il macedone che entrato dalla panchina ha dato velocità ed estro alla manovra. Arriva poi anche un richiamo all’arbitro Fabbri che sbaglia praticamente tutto.

Un’annotazione per l’arbitraggio: in una decina di occasioni l’internazionale Fabbri ha visto il contrario di ciò che accadeva o, piuttosto, non ha visto niente, penalizzando in parti uguali granata e azzurri. In una partita facile facile la sua miopia non ha avuto conseguenze rilevanti. Ma se al posto della Salernitana ci fosse stata una big, che sarebbe accaduto? Non vogliamo pensarlo.

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