Fabio Cannavaro parla di Conte al Napoli, del mercato azzurro e delle prospettive per la nuova stagione. L’ex capitano azzurro analizza la Serie A e i suoi protagonisti.
NOTIZIE CALCIO NAPOLI – Fabio Cannavaro, ex capitano della Nazionale e del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano il mattino. Cannavaro ha condiviso le sue opinioni su Antonio Conte e le prospettive del club partenopeo per la prossima stagione.
Conte al Napoli: una sfida per l’immortalità
“Vincere con la maglia azzurra ti rende immortale. Come è successo a Spalletti,” afferma Cannavaro. “Se vinci con l’Inter o la Juventus o con il Real Madrid non è la stessa cosa: dopo che hai alzato il trofeo, il giorno dopo già tutti pensano a come vincere qualcos’altro. Qui no. Qui abbiamo festeggiato il terzo scudetto per molti mesi. Anche troppi“.
Il Napoli di Conte: tra mercato e tattiche
Cannavaro analizza le prime mosse di Conte: “Antonio ha subito capito dove mettere le mani, dove rinforzare la rosa, come intervenire e in che modo. Mi pare che abbia ben definito anche i modi di dialogare con De Laurentiis.” Tuttavia, sottolinea: “L’unico fastidio al momento sia legato alla gestione di Osimhen. Non credo sia una situazione semplice“.
Il mercato del Napoli e le aspettative
Sul mercato, Cannavaro commenta: “La squadra è incompleta e penso che sia ancora lontana da quello di cui ha bisogno Conte. Ma sapeva bene quello che trovava, mica è uno sprovveduto.” Elogia l’acquisto di Buongiorno: “Diventerà uno dei migliori difensori italiani. Sa fare tutte e due le fasi.”
La Serie A e le favorite per lo scudetto
Cannavaro vede l’Inter favorita: “L’Inter con Inzaghi è quella che mi pare che fin dall’inizio abbia le idee migliori.” Ma avverte: “È meglio che Simone tenga ben in mente quello che hanno combinato le ultime due squadre campioni d’Italia… il flop è sempre dietro l’angolo.” Non dimentica l’Atalanta: “Gasperini ha perso Scamacca e sicuramente Koopmeiners ma è lì che può guardare negli occhi tutte le big.”
L’intervista si conclude con una riflessione sul calcio moderno e lo strapotere dei calciatori, con Cannavaro che invita a non scandalizzarsi: “Questo è il calcio moderno, non mi pare che sia il primo caso. Non sarà l’ultimo.”