Calciatore picchiato a Napoli: “Dedicherò il prossimo gol agli aggressori!”

Francesco Pollasto 4 Min Read
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Calciatore picchiato a Napoli: “Aggressione razziale? Io mi sento napoletano” Gassama: “Dedicherò il prossimo gol agli aggressori!”

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Calciatore picchiato a Napoli: “Aggressione razziale? Io mi sento napoletano”. Gassama, aggredito a piazza Carlo III, ribadisce di amare Napoli e di tifare per gli azzurri: “Dedicherò il prossimo gol agli aggressori!”

La storia

Calciatore picchiato a Napoli. E’ la storia di Amir Gassama, attaccante del Gragnano (Serie D girone H) che è stato aggredito, per futili motivi giovedì sera nel pieno centro di Napoli, a piazza Carlo III. Gassama è stato scoperto per caso, mentre giocava in strada, da Rosario Campana, attuale tecnico del Gragnano. A Campana, che lo ospita a casa, si è rivolto l’attaccante originario della Guinea, che in estate ha svolto un periodo di prova con la Primavera del Napoli, quando è stato aggredito da un gruppo di balordi.

Le parole

Il giocatore del Gragnano è intervenuto  nel corso di “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello sulle frequenze di Radio CRC Targato Italia. “Aggressione razzista? Non penso sia razzista. Io ero a casa e mio padre mi ha chiamato per andare da lui a mangiare. Gli ho detto che stavo tornando, poi a piazza Carlo III ho trovato tanti ragazzi che improvvisamente hanno iniziato a darmi dei pugni in faccia e improvvisamente sono scappati tutti. Io ho chiamato mio padre che aveva detto che stava venendo, ma dopo non averlo visto sono scappato e sono tornato a casa. Napoli? Amo Napoli tantissimo. Mi piacciono tante cose perché io abito a Napoli e sono anche molto tifoso del Napoli”. Da bravo attaccante, però, Amir ha già incassato i colpi ed è ripartito, tanto che domani dovrebbe essere regolarmente in campo in casa della Fidelis Andria. Del resto, il Gragnano difficilmente può fare a meno di lui, ritenuto tra i giovani più interessanti della Serie D.

La promessa

«Non credo che Napoli sia razzista, io la amo profondamente. Ai miei aggressori dedicherò il prossimo gol che segnerò – ha aggiunto Gassama -. Koulibaly il mio idolo? No, io preferisco Mertens». Dries magari gli riserverà una sorpresa.

L’ allenatore

Anche Rosario Campana, allenatore del ragazzo, è intervenuto: “È come se fosse mio figlio a tutti gli effetti. Ci occupiamo di lui a trecentosessanta gradi sia per le sue esigenze sia per quanto riguarda la tutela. Lui in questo momento è affidato a me e io cercherò a tutti i costi di farlo rimanere in Italia”. Prosegue Campana: “Aggressione? Voglio dire che questa situazione ieri è avvenuta in questo modo: Amir stava rientrando a casa per cena e dopo un po’ mi ha chiamato che l’avevano aggredito. Io abito a corso Garibaldi e sono sceso. Io ha la sensazione che questa azione non sia a sfondo razziale, ma a sfondo ‘e scemità per così dire”. “Questi sono ragazzini che per mettersi in mostra aggrediscono chi in quel momento può essere indifeso “– continua ancora l’allenatore del guineano – “Giustamente non essendoci stata rapina o altri fattori, questa è un’aggressione considerabile a sfondo razziale, dovuta a tanta, tanta ignoranza”. Poi Campana si è soffermato sul calciatore: “Lui ha fatto 14 gol in serie D e se non è nei professionisti è perché gli extracomunitari devono passare un po’ di tempo per poi giocare nei professionisti. A gennaio ci sono diversi club di livello professionistico interessati a lui”.

 

 

 

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