Bagni” C’è un nome che il Napoli segue ma ancora deve uscire”

Salvatore Bagni, ex calciatore del Napoli, ha riportato alcune notizie sui movimenti di mercato del club partenopeo.

Salvatore Bagni, ai microfoni di Radio Marte ha svelato un retroscena di mercato sul calcio Napoli:

C’è un nome che il Napoli segue ma ancora deve uscire, ma non si tratta di una prima scelta. Parlo di un centrocampista, ma c’è il nome anche di un difensore.

Meret? Certe persone e certi calciatori hanno bisogno di spazi enormi per sapere che se sbagliano possono giocare anche la domenica dopo. Meret non vuole un altro anno con Ospina lì vicino sapendo che potrebbe giocare poco. Vuole uno come Sirigu che accetterebbe di giocare meno.

Colley o Romagnoli come sostituti di Koulibaly? Ci vorrebbe qualcosa di più, prenderei un Giocatore di maggior valore visto se andasse via Koulibaly. Anche Senesi andrebbe bene. Saliba è andato sempre in prestito, vuol dire che ancora non è pronto per il campionato inglese e forse neanche per il nostro campionato. Non devono esserci distanze tra le varie parti che amano il Napoli.
Politano? È un giocatore che ha le caratteristiche che servono per giocare come fa il Napoli. Lui sa benissimo che in un’altra annata così verrebbero fuori tutte le magagne di quest’anno. Forse pensa di avere un posto fisso in un’altra squadra, è uscito allo scoperto. È un’altra grana che potrebbe inserirsi per il prossimo anno.

Al fianco di Osimhen prenderei un centrocampista offensivo. Se rimarrà Zielinski è impensabile che possa non giocare. Non so se Deulofeu giocherà esterno all’inizio.

Rinnovi? Il rinnovo di Fabian, di Koulibaly e la scadenza di Mertens, si sono visti tutto l’anno, forse non c’era la volontà di proseguire il percorso insieme com’è stato con Insigne. Forse Insigne per rispetto dei tifosi napoletani ha voluto evitare di tornare a Napoli da avversario. Le colpe non le ha nessuno, si tratta di due strade che non si sono unite per diversi motivi tra cui quello economico”.

Salvatore Bagni ha poi aggiunto:Cosa manca a Napoli per creare l’armonia dei miei tempi? Mancano i rapporti diretti perché è cambiato il mondo. I giornalisti fanno parte di Napoli e del Napoli, in più sono tifosi del Napoli. Qualsiasi cosa dicono è per amore. Ho letto da qualche parte che il presidente ha pensato di aprire gli allenamenti una volta a settimana. Ricordo che una volta potevi intervistare un giocatore senza prendere appuntamento. Così si riavvicinerebbero le parti, adesso ci sono delle distanze.
Avevamo un presidente come Ferlaino che gioiva e soffriva come quelli che guardavano la partita.

Cosa avrei detto ai giocatori alla fine del primo tempo di Napoli-Verona? Una svegliatina bisognava darla non solo ai nostri giocatori, ma anche agli altri facendo capire con le buone o con le cattive che avrebbero dovuto lasciare i tre punti lì. Non si vince solo con la bellezza, arriva chi ha più rabbia. In quella partita ci voleva rabbia, molta rabbia”.

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