Il Napoli, primo in classifica, non trova spazio sulla Gazzetta dello Sport. L’edizione odierna del quotidiano si concentra sulla Juve e le milanesi.
CHE FINE HA FATTO IL NAPOLI?
Il suo Napoli continua a macinare punti e vittorie, come un rullo compressore che non conosce sosta: magic moment per Luciano Spalletti, capolista solitario a punteggio pieno dopo le prime sette giornate.
La squadra azzurra può contare su alcuni giocatori incredibili, Victor Osimhen su tutti, il nigeriano è stato votato come meglio attaccante dall’AIC.
Che fosse forte lo si sapeva anche dodici mesi fa, quando il Napoli fece uno sforzo enorme per prelevarlo da Lilla, ma ora che gli infortuni che lo hanno limitato nel corso della sua prima annata italiana sono finalmente alle spalle, è chiaro a tutti come in Serie A (e non solo) siano poi gli attaccanti della sua caratura.
Osimhen è un giocatore ‘totale’, che ha certamente ancora margini di miglioramento. Quando parte in velocità incute timore, costringe gli avversari al fallo e all’ammonizione condizionandoli per tutto il match e con la sua fisicità trascina letteralmente i compagni. Se c’è una palla dalle sue parti, nella quasi totalità dei casi è la sua.
Al ‘Franchi’ in molti erano curiosi di assistere alla ‘sfida nella sfida’ Vlahovic-Osimhen e a vincerla è stato proprio il centravanti nigeriano. Mentre infatti il collega gigliato veniva inghiottito da un monumentale Koulibaly, Osimhen è rimbalzato contro i difensori viola, costringendoli a vivere forse la serata più complicata della loro stagione. In pochi mettono paura come lui alle difese avversarie e questo perché, a tratti, ogni tipo di marcatura sembra inutile. Tutto questo non basta ai media nazionali, che proprio del Napoli non vogliono parlare.
AZZURRI CHI?
Nonostante, numeri, record e notizie, sull’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, del Napoli non c’è traccia. Le solite milanesi e la Juventus incerottata trovano ampio spazio. Degli azzurri si parla solo a pagina 25, in merito alla questione razzismo su Koulibaly. Possibile che una squadra che ha centrato sette vittorie su sette. Che nell’ultimo fine settimana ha regalato 12 giocatori alle nazionali, sia un argomento poco interessante?
Proprio sul razzismo vorremo concentrare la chiosa finale, quando il 13 maggio 2019, l’arbitro Gavillucci sospese la partita contro la Sampdoria per i cori razzisti a Koulibaly, non ricordiamo tutto questo clamore e soprattutto, quando Gavillucci dopo l’episodio non ha più arbitrato, non rammentiamo una levata di scudi dei media.