Asl Napoli 2: “Zielinski, Lobotka e Rrahmani verso una sanzione”

I tre giocatori non possono scendere in campo perché a contatto con un positivo

Antonio D’amore direttore dell’Asl Napoli 2 interviene su Juventus-Napoli e sull’impiego di Lobotka, Zielinski e Rrahmani. I tre giocatori non possono giocare perché sono venuti a contatto con un positivo e non hanno ricevuto la terza dose di vaccino. Al momento la partita Juve-Napoli si gioca, anche perché l’Asl di Torino ha deciso di lavarsene le mani. Il direttore dell’Asl piemontese ha detto: “Cosa cambia avere un positivo in più”.

Juve-Napoli: parla D’Amore direttore Asl Napoli 2

Secondo la nuova normativa i cinque giorni sono per l’autosorveglianza e al quinto giorno si fa il tampone, per chi non ha il booster sono sette giorni. Qualsiasi altra persona non può andare sul luogo del lavoro perché gli verrebbe controllato il Green Pass, cosa che i tre giocatori del Napoli (Zielinski, Lobotka, Rrahmani, nda) non hanno. Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL applica la circolare Draghi. Quei calciatori per noi vanno trattati come qualsiasi altra persona e posti in isolamento. I giocare potrebbero essere soggetti a provvedimenti amministrativi, lo deciderà il Dipartimento di Prevenzione perché usciti dall’isolamento” dice Antonio D’Amore.

Poi il direttore dell’Asl Napoli 2 aggiunge: “Anche chi ha la dose booster, gioca con la mascherina FFP2? Il regolamento FIGC è superiore a quello del Ministero della Salute quindi, se vale. Così come il caso Djokovic. Lavoro in ambito medico, non faccio l’avvocato e credo che la logica debba prevedere la sanità al primo posto. Il campionato per me andava fermato, per 15 giorni non moriva nessuno. Quando c’è un navigante in mare e c’è una tempesta ci si ferma. Da appassionato di sport un po’ me ne intendo e capisco la difficoltà dei campionati. Però oggi dobbiamo stabilire cosa ha la priorità, se la salute delle persone o un’industria che non può fermarsi“.

Serie A: nuovi protocolli

Intanto la Serie A annuncia nuovi protocolli, quelli richiesti anche da Antonio D’Amore: “Allora se quest’ultima non può arrestarsi vanno attuati dei protocolli adeguati. In primis partite a porte chiuse. Sono il primo a cui piace andare allo stadio, però ci sono 200 mila contagi al giorno. Sono spaventato da questi numeri. In Inghilterra hanno rinviato parecchie partite, Liverpool, Manchester e top club devono recuperare. Facciamo la vaccinazione booster a tutti i calciatori. Il cluster e i focolai vengono dichiarati tali con contagi superiori ai due casi, quindi nel Napoli già c’è. La partita con la Sampdoria è a rischio“.

Exit mobile version