Paolo Zialiani tuona sulla Juve dopo l’ennesimo scandalo che ha coinvolto il club bianconero e molte squadre di serie A.
Torna parlare Paolo Zialiani dopo mesi di assenza, il giornalista tuona fortissimo contro la Juventus e la politica che guida il calcio Italiano. Il giornalista su Twitter non le manda a dire e si scaglia contro i vertici della Serie A e il club bianconero ricaduto nell’ennesimo scandalo:
“Per la cronaca: di tutto ciò, bilanci scassati per la follia CR7 – cui la Juve si sottomette del tutto -, finta manovra stipendi per finto risparmio di 4 mensilità, trucco plusvalenze per centinaia di milioni in concorso con club servi e altro.
Plusvalenze spericolate, modi d’agire consapevolmente mafiosi (detto da loro), una combriccola di società satelliti con cui fare pappa e ciccia minando la regolarità del campionato: era sotto gli occhi di tutti, ma ancora una volta ci sono voluti i magistrati. Italia paese finito.
La grande bufala del Covid usato dalla Juventus come scusa per la Waterloo dei conti che la mettevano in mutande (e senza vincere una cippa). Una presa per il cu*o alimentata da tutti, tv, giornali, siti web, tutti zerbini all’uscio della Real Casa.
A termini di regolamento, tutti e 17 i giocatori della Juventus che obbedendo al capitano Chiellini hanno violato il regolamento facendosi pagare al di fuori degli accordi contrattuali depositati in Lega devono essere multati e squalificati”.
I pm torinesi sul caso Juve: “Contesto di allarmante gravità”
Ziliani aggiunge : “Contesto criminale di allarmante gravità. La serie B sarebbe una grazia, la serie C un regalo. Nel 2019 valeva 1 miliardo e 700 milioni, oggi dopo due ricapitalizzazioni da 700 milioni vale 680 milioni. I debiti sono enormi, lo scenario di un’esclusione dalle coppe per 1-2 stagioni probabile. Ennesimo scandalo mondiale mentre qui la FJGC continua a dormire.
la Juventus ha vinto campionati in cui il suo direttore sportivo, Paratici, faceva anche (lo dice lui stesso) il direttore sportivo di Atalanta, Sassuolo, Genoa e di chissà quanti altri club. La bellezza della serie A italiana, che guarda caso fa schifo al mondo intero“.
Il giornalista si rivolge al ministro dello sport attaccando gravina e i vertici del calcio italiano:
“Sedici anni di letargo, ma finalmente qualcuno comincia a svegliarsi. Come si dice in questi casi: non è mai troppo tardi. Immaginate che avvenga la rapina del secolo in una banca, coi colpevoli ripresi dalle telecamere, e che il ministro dell’Interno dica: “Tema che va risolto a livello sistemico, senza un approccio giustizialista”. Ecco, caro Andrea Abodi, sei come tutti gli altri, grazie lo stesso. In un Paese serio, in un calcio serio, con una giustizia seria, la Procura FIGC apre un fascicolo su Gravina e gli chiede perchè ha partecipato col n. 1 della Lega a una riunione ristretta a casa Agnelli pur con molti illustri assenti, non informati, ad esempio il Napoli. O no?
Caro min. dello Sport , abbiamo il n. 1 del CONI che chiama delinquenti i presidenti di A e amici Juventus e Roma, il n. 1 FJGC che insabbia ogni scandalo, un’AIA che decide gli scudetti e un suo alto dirigente narcotrafficante. Tutto bene?“. Ha concluso Ziliani.