De Laurentiis: ‘Abolire le curve, la mia battaglia contro la camorra negli stadi.
Era il 2013 quando Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, faceva una dichiarazione provocatoria: “Se potessi costruire un nuovo stadio abolirei le curve”. Era il 2013, aveva soppresso i “biglietti di camorra” e gli urlavano “Pappone! Pappone!”
In quegli anni, il calcio italiano si trovava a fare i conti con il problema delle cosche malavitose, come mafia, ‘ndrangheta e camorra, che infestavano gli stadi e, in particolare, le curve degli ultrà. Una piaga che pochi avevano il coraggio di combattere, tra cui De Laurentiis, impegnato nella lotta contro le frange più violente del tifo.
In quel periodo, De Laurentiis aveva preso una posizione netta contro i cosiddetti “biglietti di camorra”, azione che aveva provocato reazioni rabbiose da parte di alcuni tifosi. “Dobbiamo fare i cessi di metallo sennò i tifosi li smontano“, aveva detto ironicamente il presidente, sottolineando la difficoltà di gestire una situazione così complessa.
Paolo Ziliani esalta la lotta di De Laurentiis
A distanza di dodici anni, il giornalista Paolo Ziliani è tornato a parlare della lotta del presidente del Napoli contro la violenza negli stadi. Ai microfoni del Fatto Quotidiano, Ziliani ha esaltato il coraggio di De Laurentiis, sottolineando come poco sia cambiato da allora. “Siamo quasi alla fine del 2024 e la situazione è ancora la stessa,” ha dichiarato. “Le curve degli stadi italiani sono ancora infestati dall’erbaccia maligna degli ultrà malavitosi. Non è cambiato niente, anzi, la situazione è peggiorata con morti ammazzati in stile Gomorra.”
Ziliani ha ricordato anche lo scandalo dell’inchiesta “Alto Piemonte” del 2017, che coinvolse la Juventus, e ha messo in luce le recenti inchieste che vedono protagoniste le curve di Inter e Milan, segno che il problema della criminalità organizzata nel mondo del tifo è tutt’altro che risolto. “Oggi a finire al centro di una nuova inchiesta sulle curve in mano alla criminalità organizzata sono Inter e Milan. Il tutto all’insegna del “niente di nuovo sotto il sole,” ha commentato amaramente Ziliani.
Dodici anni trascorsi invano
Il giornalista ha poi riproposto un suo articolo del 27 marzo 2013, pubblicato sul Fatto Quotidiano e intitolato “La curva di tutti i mali“. L’articolo prendeva spunto proprio dalla provocazione di De Laurentiis sulle curve, parlando di personaggi come Lotito, Diabolik, Galliani e Guerrieri Ultras, oltre che degli estremisti del Bronx. “Dodici anni sono trascorsi invano,” ha concluso Ziliani, evidenziando come il problema sia ancora irrisolto e le curve continuino a essere terreno fertile per la criminalità.