Ziliani sul Fatto Quotidiano critica duramente la scelta della Figc di affidare a Buffon il ruolo di capo delegazione in Nazionale.
Il giornalista Paolo Ziliani, dalle pagine del Fatto Quotidiano, ha aspramente criticato la decisione della Figc di affidare a Gianluigi Buffon il ruolo di capo delegazione della Nazionale italiana.
Ziliani sottolinea vari episodi della sua carriera che secondo lui sono in contraddizione con i valori che Buffon dovrebbe promuovere. Tra questi episodi, figurano controversie legate all’educazione, al rispetto dell’autorità, alla lealtà sportiva, alle scommesse e alla politica.
Secondo Ziliani, Buffon, che fu bocciato due volte al liceo e accusato di aver presentato un falso diploma di maturità, potrebbe non essere il miglior esempio per promuovere l’importanza dell’istruzione. Inoltre, il rispetto e la buona creanza, valori fondamentali per ogni cittadino, sembrano essere stati messi da parte da Buffon in alcune occasioni, come quando bestemmiò in un match Parma-Juventus, o quando criticò aspramente l’arbitro Michael Oliver durante un match Real Madrid-Juventus.
La lealtà sportiva è un altro valore che, secondo Ziliani, Buffon potrebbe non aver sempre rispettato. Ricorda, ad esempio, l’episodio del gol non concesso a Muntari nel match contro la Juventus, dove la palla aveva superato la linea di porta, ma Buffon non ammise l’errore dell’arbitro. Allo stesso modo, Ziliani sottolinea le critiche mosse da Buffon nei confronti di Antonio Conte quando quest’ultimo fu indagato e squalificato per aver partecipato a incontri truccati, oltre alle scommesse effettuate dal portiere con un amico tabaccaio.
Infine, Ziliani critica Buffon per aver indossato una maglietta con la scritta “Boia chi molla” e per aver scelto di giocare con il numero 88, ritenuto un simbolo del fascismo.
Gigi Buffon è indubbiamente un idolo per molti giovani calciatori, le controversie del suo passato sollevano interrogativi sul suo ruolo come esempio da seguire. La Figc avrà il compito di mediare tra questi aspetti contrastanti e utilizzare l’influenza di Buffon per promuovere positivamente i valori del calcio nelle scuole.