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Verdi: «Napoli,ho la nove e ti conquisto con i gol. Il mio non fu un rifiuto, ma meritai i fischi al San Paolo. Ronaldo sposta gli equilibri, ma non si vince da soli».
DIMARO- Simone Verdi h rilasciato una lunga intervista al Corriere del Mezzogiorno. Ecco uno stralcio:
«Ne sono consapevole, ma la onorerò al meglio. L’ultimo a indossarla è stato Higuain, cercherò di fare anch’io tanti gol».
«Non fu un rifiuto, anche se poi tutti lo hanno preso come tale. Avevo deciso di continuare il mio percorso stagionale al Bologna, lo dovevo ai tifosi e ai miei compagni di squadra. Non ho mai avuto remore nè sulla città, nè sul club. Infatti sono rimasto in contatto con il ds Giuntoli e dopo qualche mese eccomi qua».
«Mister Donadoni mi disse che ero stato uno stupido, sarei dovuto venire giù di corsa. Ne parlammo,anche con la mia fidanzata, ci confrontammo e alla fine la decisione fu mia».
«Diciamo che in quel momento li meritavo tutti quei fischi. Spero di conquistare quello stadio meraviglioso a suon di gol»
«Entrambi insegnano a giocare a calcio, Ancelotti ha una mentalità più aperta sia dal punto di vista caratteriale che come modo d far giocare le sue squadre».
«Non sono cose di cui ci occupiamo noi giocatori. So che chi c’è è all’altezza delle tre competizioni che faremo. Se arrivasse qualcun altro, ci sarà spazio per tutti»
«Sicuramente. E’ tra i più forti al mondo. Ma dovrà comunque adattarsi ad un campionato che non conosce, ci impiegherà un po’ di tempo spero. In ogni caso non si vince da soli, soprattutto in Italia. Il Napoli dirà la sua con il collettivo»