Juventus-Napoli, sentenza rinviata. Le opzioni Grassani e De Laurentiis

Juventus-Napoli, sentenza rinviata. La Corte d’Appello Federale ha rinviato anche la sentenza del ricorso della Roma.

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Juventus-Napoli, sentenza rinviata. Non arriverà oggi la decisione della Corte sportiva di Appello della Federcalcio sui ricorso del calcio Napoli. Conclusi i dibattimenti, i due collegi giudicanti, presieduti da Piero Sandulli e Lorenzo Attolico, si sono appena riuniti in camera di consiglio e le decisioni sono previste nei prossimi giorni.
Oltre alla sentenza per il caso Juve-Napoli, oggi sarebbe dovuta arrivare anche la decisione sul caso Diawara che ha portato alla vittoria a tavolino del Verona, contro la Roma. I dibattimenti sono andati per le lunghe, gli avvocati Grassani (per il Napoli) e Conte hanno prodotto delle difese molto circostanziate e questo ha spinto il dibattimento in là con l’orario e non ci saranno i tempi tecnici per arrivare a una sentenza che arriverà o domani o nei prossimi giorni.
Qualora non dovesse andare a buon fine il ricorso su Juventus-Napoli, e la sentenza del Giudice sportivo dovesse essere confermata dalla Corte d’Appello Federale, De Laurentiis è pronto a ricorrere al collegio di Garanzia del Coni.

Udienza da remoto: in collegamento il presidente Aurelio De Laurentiis e l’avvocato Grassani. Il presidente del club napoletano proverà a spiegare che lo scorso 4 ottobre la squadra sarebbe stata pronta a partire per Torino anche nel primo pomeriggio se solo avesse avuto l’ok dalle autorità sanitarie di Napoli.

Se il Napoli dovesse vedere riconosciute le proprie ragioni in secondo grado, sarà deciso di recuperare la partita (una data possibile è il 13 gennaio) e sarà tolto il punto di penalizzazione in classifica al club di De Laurentiis. Viceversa, il club proporrà ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport, ultimo grado della giustizia sportiva.

Il presidente della Figc Gabriele Gravina, a margine del consiglio federale odierno, si è espresso così: “Sono preoccupato per il mancato coordinamento di alcune Asl, perché la mancata disponibilità di calciatori a livello internazionale comporta delle sanzioni. Ci siamo mossi con i ministri competenti. L’Italia da questo punto di vista non sta facendo una bella figura internazionale“.

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