Gianluca Rocchi ex arbitro entra nella ‘Hall of Fame del Calcio Italiano’, al pari di altri illustri colleghi come Luigi Agnolin a Paolo Casarin, da Pierluigi Collina a Roberto Rosetti e Nicola Rizzoli.
A renderlo noto è la Figc. Rocchi dopo aver saputo la notizia ha detto: “Sono contentissimo e orgoglioso di ricevere questo premio – dichiara il quarto miglior arbitro al mondo nel 2019 secondo la classifica dell’Iffhs – non avrei mai immaginato di poter entrare nella ‘Hall of Fame’. I nomi dei premiati che mi hanno preceduto rendono l’idea dell’importanza di questo riconoscimento, ognuno di questi grandi arbitri ha fatto a suo modo la storia. Ognuno con la sua personalità, ognuno con il suo stile. Perché non esiste un arbitro uguale ad un altro“.
Rocchi attualmente è il designatore degli arbitri in Serie A. Proprio in questa settimana è stato protagonista spiegando il motivo della decisione sul mancato rigore al Torino per il netto fallo di Ranocchia su Belotti. Una spiegazione che ha convinto pochissime persone. Ma Rocchi è intervenuto anche sull’ammonizione di Osimhen, dando un’altra risposta preoccupante.
Inoltre lo stesso Rocchi ha deciso di mandare di nuovo in campo, dopo appena un turno di stop, Guida e Massa, autori della clamorosa svista. Sul percorso per arrivare in Serie A, Rocchi ha detto: “Sicuramente bisogna fare tanti sacrifici, ma le soddisfazioni sono tantissime – dice Rocchi – Ogni volta che fischi l’inizio di una partita, che sia un match di Promozione o la finale del Mondiale, ti metti in gioco. E’ una sfida con se stessi. La personalità è fondamentale, ma si può formare con il tempo. Un arbitro deve avere innanzitutto un profondo senso di giustizia, deve essere onesto intellettualmente ed essere innamorato del calcio“.