Diletta Leotta ha condiviso le sue impressioni sullo storico scudetto del Napoli, sottolineando le emozioni vissute al Maradona.
Il Napoli ha riscritto la storia riportando lo Scudetto all’ombra del Vesuvio dopo 33 anni. Certezza matematica arrivata sul campo dell’Udinese con il pareggio (1-1) con gol di Osimhen che ha letteralmente fatto impazzire tutto il Maradona e tutti i supporters partenopei sparsi per il mondo. Gli azzurri sono poi tornati nella splendida cornice del Maradona con lo Scudetto addosso con la Fiorentina e con una vittoria ‘di misura’ per una grande festa.
Diletta Leotta, conduttrice DAZN, ha condiviso le sue impressioni sulla festa del Napoli per il terzo storico Scudetto sotto la guida di Luciano Spalletti, sottolineando le emozioni vissute proprio al Maradona.
SCUDETTO NAPOLI, DILETTA LEOTTA ESTASIATA DAL MARADONA
La presentatrice Diletta Leotta è letteralmente rimasta colpita dalla grande festa e dai colori che hanno ‘addobbato’ lo splendido tempio del Napoli in occasione del terzo Scudetto della storia. La compagna di Loris Karius ne ha parlato durante la sua partecipazione alla Milano Football Week.
“Ciò che mi ha colpito maggiormente durante la festa del Napoli? Uno striscione avvistato al Maradona durante la partita contro la Salernitana. C’era scritto ‘amore senza fine’. Nel senso di un amore incondizionato, appassionato, senza aspettarsi nulla in cambio. Solo amore, appunto. Questo mi ha fatto riflettere molto. Vivere questa esperienza in città è stato fantastico, una celebrazione continua”, ha sottolineato Leotta.
Qualche parola anche su Spalletti che, durante un’intervista su DAZN, non è riuscito a trattenere le lacrime, dimostrando grande emozione: “Si è lasciato andare ed è stato giusto così. Alla fine, questo scudetto è stato meritato dopo anni di grande calcio. Luciano è una persona unica. Ho avuto la fortuna di intervistarlo durante l’estate nella sua tenuta in Toscana. Ricordo che mi disse di essere arrivato a Napoli per creare nuovi leader. E alla fine ci è riuscito. Nessuno merita questo titolo più di lui”.
E poi c’è Napoli, forse l’elemento principale dopo trentatré anni di attesa: “È stata la prima volta in cui la città ha superato la superstizione. La festa è iniziata diversi mesi fa. Mi ha emozionato vedere la gioia negli occhi delle persone, soprattutto di Decibel Bellini, lo speaker dello stadio. È unico. Contro la Fiorentina è stata una giornata da film”.