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In sostanza, i napoletani sono stato bombardati di monetine e bottiglie piene di plastica d’acqua e drink vari. Anche il mio amico ne ha preso una sul collo. Tutto ciò nella sostanziale indifferenza delle forze dell’ordine presenti. Chi conosce un po’ la storia delle gradinate inglesi sa che un tempo era abbastanza frequente che soprattutto nelle città più piccole la polizia garantisse mano libera alle tifoserie di casa. Non sapevo che accadesse ancora.
Sul 2-1 prime bottiglie che volano, e mi becco un accendino sull’occhio che per fortuna dopo ghiaccio (First Aid) non ha conseguenze. Mi chiedono se vogliono scendere e seguirli per ulteriori controlli ma siamo al 75’. No thanks e torno sugli spalti.
Poi Politano a due metri da noi pennella un cross e Oshimen prende l’elevator e li purga! L’abbiamo spinto noi, lui lo sa e ci viene a ringraziare e noi cantiamo come se non ci fosse un domani il loro Jingle (The Girl di Kungs, riprodotto dallo speaker dello stadio ad ogni loro goal).
Accusano il colpo, 30.000 persone mute e 300 che dominano con la voce. Ricomincia lancio di tutto, e alcuni rimandano gli oggetti al mittente. Altri li invita ad affrontarsi e la Polizia interviene, ci chiude ma cerca una sorta di protezione tra noi e loro ed evitare ogni contatto.