Ultime Notizie Napoli. Arrigo Sacchi parla di Napoli-Milan, sfida di Champions League e si sofferma su Kvaratskhelia e Osimhen.
Sacchi alla Gazzetta dello Sport dice: “Gli impegni europei portano via tantissime energie. Sia a livello fisico sia a livello mentale. Sono partite infinite che durano cinque-sei giorni. Il recupero è molto difficile anche perché la tensione nell’ambiente è particolarmente elevata. Per questa ragione credo che le scelte degli allenatori siano giustificate. Preservare chi sarà chiamato all’impegno in Champions è normale. Difficile fare previsioni. Credo che sarà una partita molto aperta. Il Napoli, a mio avviso, per conquistare la semifinale dovrà compiere un’impresa perché molti giocatori non sono al livello di forma di qualche tempo fa. Anche i rossoneri non devono stare tanto tranquilli. In generale mi pare che sia il Milan sia il Napoli siano un po’ affaticati dai tanti impegni. Le loro prestazioni in campionato, entrambe mediocri, lo dimostrano“.
L’ex allenatore analizza anche Napoli-Verona: “Mi sembra che la squadra di Spalletti non sia brillante, questo è il primo dato che balza agli occhi. È un gruppo che, dopo una stagione fantastica sia in Italia sia in Europa, probabilmente sta pagando qualcosa. Ci sta, è abbastanza comprensibile. Manca brillantezza. Anche Spalletti ha fatto diversi cambi, ma chi ha giocato al posto dei titolari non ha impressionato. Va detto che Raspadori è reduce da un infortunio che lo ha tenuto fermo per quasi due mesi e forse per questa ragione gli manca lo sprint. Fatto sta che contro il Verona era sempre a venti metri dal pallone, troppo lontano. E poi anche Lozano si è mosso poco e Politano, dopo un inizio piuttosto vivace, è calato alla distanza. Così il Verona, che ha dimostrato di essere una squadra compatta e determinata, ha portato via un punto prezioso per la sua classifica“.
Sacchi: Osimhen e Kvaratskhelia
Il tecnico su Osimhen specifica: “È tantissimo. Osimhen è un giocatore importantissimo, per i movimenti che fa e per i tiri che scaglia. Anche contro il Verona ha effettuato una bella conclusione e ha avuto pochi minuti a disposizione. Lui è uno che spaventa le difese avversarie, mette paura“.
Su Kvaratskhelia aggiunge: “Diciamo che non è quello di qualche tempo fa. È stata una bellissima sorpresa, e bisogna fare i complimenti a chi lo ha scoperto e lo ha acquistato. Adesso, però, fa meno paura di prima: dribbla sempre verso l’interno, ormai si è capito, e i difensori italiani, che lo hanno studiato, forse hanno trovato le contromisure al suo gioco“.