Amir Rrahmani, ha riportato una lesione all’adduttore. Il centrale azzurro si era infortunato domenica in campionato contro la Cremonese.
A Napoli, esiste un detto che tutti i napoletani conoscono a memoria: “L’uocchie sicche so’ peggio d”e scuppettate“, per i non napoletani il detto significa “il malocchio è peggio dei colpi di fucili”. La locuzione si riferisce chiaramente alla sfortuna che può capitarci a causa dell’attenzione invidiosa di qualcuno, consapevole o meno, che molto spesso condiziona il nostro agire.
Il Napoli primo in classifica solo all’inizio del campionato ha fatto venire attacchi di bile a moltissimi giornalisti e addetti ai lavori, per non parlare dei tifosi di squadre diventate cimiteri per Elefanti.
I “Crollerà” si sprecano nei vari salotti tv nazionali è c’è addirittura chi, come Rai 2, dimentica di citare il Napoli che aveva appena battuto l’Ajax 6-1. I peggiori poi, sono quello che fanno i complimenti di facciata alla squadra al tecnico e ai singoli calciatori.
Di oggi la notizia che Amir Rrahmani, il centrale azzurro che si era infortunato domenica in campionato contro la Cremonese, starà fermo molte settimane. Una “Secciata” di quelle plateali. Il difensore kosovaro potrebbe restare ai box per almeno un paio di settimane prima di rientrare con il gruppo di Spalletti a fine mese. Un’assenza che peserà per il Napoli visto che fin qui Rrahmani era stato un intoccabile per l’allenatore toscano, costretto a correre ai ripari già per la sfida di domani sera contro l’Ajax.
A Napoli ed in tutto il meridione, sono diffusi numerosi rimedi preventivi contro il malocchio. Dal fare le corna, al grattarsi i genitali e all’indossare amuleti, come ferri di cavallo, i corni, peperoncini rossi e collane d’aglio ed anche le spille da balia, con l’immagine di un santo, cucita in un pezzo di stoffa sugli indumenti intimi dei bambini. Ma niente possono contro milioni di occhi che non accettano di vedere Napoli e il Napoli primeggiare. I media nazionali sono amanti del degrado e lo mettono ovunque in prima pagina, le cose belle che vengono dalle pendici del Vesuvio sono bannate.
Ancora una volta Napoli deve dimostrare di essere più forte di tutto e tutti. «Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male» diceva il grande Eduardo De Filippo.