Roma-Napoli, la verità sulla fine del gemellaggio. Altro che Bagni, la colpa è di…

Trentacinque anni fa si interruppe il gemellaggio tra Roma e Napoli: tutti ricordano il gesto dell’ombrello di Bagni ma un altro episodio portò alla rottura

Sono trascorsi ben trentacinque anni dalla fine del gemellaggio tra Roma e Napoli. Il “derby del Sole”, così come veniva soprannominato, nacque tra le due tifoserie dopo una grande simpatia che era andata avanti per diverso tempo. Fino al fatidico 25 ottobre del 1987 quando avvenne la frattura che poi è sfociata in risse e nella tragica morte di Ciro Esposito. A prendersi la colpa della fine del gemellaggio è Salvatore Bagni, calciatore del Napoli che quel giorno, al gol di Francini, rivolse il gesto dell’ombrello ai tifosi giallorossi: “Ho chiesto scusa ogni volta che mi viene ricordato e lo faccio ancora. Andò come si sa, mi scappò il braccio, diciamo così, e venne fuori il gesto inopportuno. (…) Ricordo bene come andò: pareggiammo 1-1, Francini riprese Pruzzo quando ormai eravamo ridotti in nove uomini per le espulsioni di Careca e Renica. Dev’essere stata la trance agonistica, che ne so, e comunque ci scappò quella che viene ritenuta la scintilla di una frattura”.

L’attore Bonetti svela quale fu l’episodio scatenante

A distanza di anni l’ex centrocampista del Napoli non si perdona per quel gesto ma va detto che la fine del gemellaggio non è da addebitare a Bagni. In verità i rapporti non erano più idilliaci ormai da tempo e quel suo gesto si inserisce in un quadro ben più ampio. A svelare cosa accadde prima del gesto dell’ombrello fu l’attore Massimo Bonetti, di fede giallorossa, che diversi anni fa in una intervista con il giornalista Luca Cirillo diede  la sua versione dei fatti: “Io ricordo bene l’episodio che pose fine al bellissimo gemellaggio tra le due tifoserie, ero allo stadio. Andò così: partì il tifoso romanista dalla Curva Sud con la bandiera e si diresse verso la Nord strapiena di tifosi biancoazzurri napoletani. Quando arrivò lì ci furono applausi e cori per la Roma da parte loro, una cosa bellissima. Partito dalla Curva Nord quello napoletano, invece, una volta attraversato il campo e giunto alla Sud, prese fischi e bottigliette”.

Prosegue Bonetti: “Da romanista vero, doc, oggi chiedo scusa agli amici partenopei. Poi si è scritto del gesto dell’ombrello di Bagni ecc. ecc., ma quello è un episodio successivo e sicuramente, seppur deprecabile, fu la reazione adrenalinica dopo un gol che valeva un pareggio riacciuffato in netta inferiorità numerica, non certo la causa della fine di quell’amicizia. Spero che in futuro si possa ripristinare quel bel clima”.

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