Il Napoli ha chiesto due calci di rigore nel match con il Verona, in entrambi i casi Ayroldy non ha concesso fallo su Osimhen. Sta facendo molto discutere la direzione di gara dell’arbitro di Molfetta che non solo sui rigori, ma anche sulla gestione dei falli e dei cartellini ha lasciato molto a desiderare. Punizioni invertite e caos in campo. Il direttore di gara è apparso molto confuso durante Napoli-Verona, finendo per condizionare negativamente la partita. Non è un caso che Spalletti abbia sottolineato quei falli a metà campo che non fanno rischiare l’ammonizione, ma che spezzano un’azione che può diventare pericolosa. Un sistema che tanti stanno adottando ma che fa calare lo spettacolo.
Napoli-Verona: l’analisi dei rigori
Gli azzurri hanno chiesto per due volte la concessione del penalty ma in entrambi i casi sia l’arbitro Ayroldi che il Var non hanno concesso la massima punizione. Anche Corriere dello Sport e Gazzetta hanno analizzato i due rigori chiesti dal Napoli col Verona.
Gazzetta sul fatto di Gunter su Osimhen scrive: “Al 4’ della ripresa Osimhen frana in area dopo un contatto con Gunter, Ayroldi fischia un fallo in attacco che non c’è perché il nigeriano anticipa il difensore, così come non ci sono gli estremi per la massima punizione“.
La vede in maniera leggermente diversa Corriere dello Sport: “Quello tra Gunter e Osimhen sembra un contatto anche di gioco, con il giocatore del Verona sopraffatto dalla fisicità dell’avversario: gli si sdraia, però, davanti, ostruendo la corsa (franando sulla gamba destra). Ayroldi jr fischia punizione alla difesa, al limite meglio nulla, ma se fallo c’è di sicuro non lo commette l’azzurro: poteva starci il rigore“.
Ma il Napoli ha chiesto anche un altro rigore, che sembra netto. La trattenuta di Magnani in area è evidente ma l’arbitro non concede il penalty.