Il Milan ha vinto contro il Napoli, sfruttando alcune falle negli schemi del tecnico Spalletti.
Il Milan ha fatto tremare il Napoli con una vittoria che ha messo in luce alcune crepe nei suoi schemi di gioco. Nonostante gli azzurri siano stati dominatori assoluti in campionato e in Champions, il tecnico Spalletti non è riuscito a tenere testa a Sarri e Pioli che hanno sfruttato l’unico punto debole della squadra.
Ma non è tutto, secondo l’analisi di Alessandro Barbano, per il Corriere dello Sport: il Napoli ha giocato con un ritmo altissimo, alzandolo al punto da cadere in errori di precipitazione che hanno portato alla sconfitta. Il Milan ha saputo sfruttare questo momento di debolezza e ha preso il sopravvento, dimostrando una volta di più il suo valore.
Ma come è stato possibile? Spalletti ha subito la stessa sconfitta anche contro la Lazio, sempre a causa della disarticolazione della costruzione del gioco a centrocampo: “C’è un fil rouge che lega la sconfitta di ieri con quella subita un mese fa per mano della Lazio. Diversa è invece quella rimediata a San Siro contro l’Inter, e certamente più casuale. Pioli e Sarri hanno battuto Spalletti nello stesso modo, disarticolando a centrocampo la costruzione del gioco. In che modo? Con una difesa altissima, una mediana assortita e più numerosa, in grado di alzare un pressing di tre o quattro uomini su qualunque portatore di palla azzurro, che fosse Kvara o piuttosto Zielinski. Di fatto nel primo tempo il Milan ha giocato con una sola punta, poiché Leao e Brahim Diaz sono tornati in copertura a sostegno dei compagni”.
L’assenza di Osimhen
Il Napoli ha capito di avere il fiato corto e di non avere la possibilità di saltare il pressing con verticalizzazioni ficcanti. Senza Osimhen, la squadra ha perso un’alternativa di gioco che l’ha resa imprevedibile: “Simeone, è tutto un altro giocatore. Senza il nigeriano viene a mancare l’alternativa di modulo che ha fatto il gioco del Napoli imprevedibile. Sarebbe un errore archiviare la caduta con un appello all’umiltà e alla determinazione. Che pure sono necessarie, perché l’abitudine alla vittoria può avere effetti collaterali narcotici“.
Ma la sconfitta non deve essere archiviata con un semplice appello all’umiltà e alla determinazione. Il Napoli dovrà giocare un altro campionato e avere ancora più varietà per far fronte alle prossime partite. Sarà Spalletti a dover mettere in campo nuove soluzioni per superare le avversità.
Il Milan ha dimostrato il proprio valore contro un avversario forte come il Napoli, ma la squadra partenopea non deve mollare e deve cercare nuove strategie per tornare a dominare il campo.