Rosario Pastore punta il dito sulla poca affluenza del pubblico negli stadi aldilà del momento di pandemia che ha coinvolto la nazione.
Il decano dei giornalisti sportivi napoletani, Rosario Pastore sui social rispondendo alla domanda di un tifoso sulla poca affluenza al Maradona per la gara contro la Sampdoria, ha catalizzato l’attenzione sul calcio che verrà, e le previsioni del giornalista non sono delle più rosee.
“Un gentile amico, ha scritto un post lamentando lo scarso pubblico per Napoli-Sampdoria dopo il brillante pareggio di Torino contro la Juventus. L’argomento è ghiotto e invito quanti lo vogliono a discuterne. Io la penso in un certo modo e mi rifaccio ad un ricordo della mia gioventù. Ero (e sono) un accanito ammiratore di Totò, mio fratello Giovanni possedeva la serie completa, completissima dei film da lui interpretati.
Bene, uno di essi era “Totò al Giro d’Italia“. La trama era sottilissima e parlava di un professionista facoltoso che, per vincere il Giro e conquistare il cuore dell’adorabile Isa Barzizza, aveva venduto l’anima al Diavolo. E così, tappa dopo tappa, vinceva tutto, portandosi verso la coclusione da capoclassifica. In una scena, veniva chiesto a Fausto Coppi, Gino Bartali, il “terzo uomo” Magni, Louison Bobet (tutti impegnati a dare il loro volto), se speravano di capovolgere la situazione. La risposta era la stessa, da parte di tutti: . Ecco, questa può essere una risposta. Basta guardare a come vanno le cosa nel calcio italiano, la risposta è la stessa”.
Rosario Pastore ha poi aggiunto: “Nella fattispecie, il “lui” è il Nord, identificabile in una triade immutabile nel tempo: Juventus-Inter-Milan. Per quanti sforzi si facciano da altre parti, la situazione resta immutabile. Certo, possono esserci incidenti di percorso, come no. Gli sporadici titoli vinti dalla Roma, dalla Lazio, dalla Sampdoria, dal Napoli lo dimostrano. Ma sono, appunto, incidenti di percorso. E succede anche che, quando pensi che possa accaderne un altro, ecco che si concretizza qualcosa di misterioso, che butta all’aria il possibile evento, con l’intervento risolutivo di forze neanche troppo misteriose.
Mi riferico, tanto per dirne una, al Napoli dei 91 punti, quello che pareva vincente e che venne battuto da situazioni che ben poco avevano di sportivo. Ebbene, io penso che i 6mila presenti al Maradona l’altro ieri siano semplicemente eroi, la maledetta ultima dozzina che ancora, nonostante tutto e tutti, ci crede. Se non avverrà qualcosa, che al momento pare del tutto irragionevole, quella pattuglia si ridurrà sempre più, fino a scomparire. E il calcio si confermerà definitivamente un affare privato, che coinvolgerà le solite tre. Con tanti auguri alla triade ed a tutti quegli incoscienti che le tengono bordone”.