Nell’editoriale per SportItalia, Tancredi Palmeri critica la gestione del Napoli nei giorni precedenti ai Quarti di Champions contro il Milan.
Il giornalista Tancredi Palmeri, in un editoriale pubblicato sul sito di SportItalia, ha espresso la sua opinione sulla Napoli-Milan. Palmeri ha definito i sette giorni che hanno preceduto le due partite contro il Milan come un esempio di ciò che non si dovrebbe fare quando si gioca per un grande obiettivo, descrivendoli come la Magna Charta degli errori commessi.
Sebbene il Napoli abbia dominato la serie A e sia vicino al terzo scudetto, ha commesso tutti gli errori possibili nei quarti di finale della Champions League, non solo sul campo ma anche nel comportamento dell’allenatore, dei giocatori, dell’ambiente, dei media locali e dei tifosi.
Palmeri ha definito la partita dei quarti di finale della Champions League come una “cronaca di un suicidio annunciato”, in cui il Napoli si è concentrato su tutto tranne che sulla partita o sull’avversario. Ha spiegato che è impensabile che una squadra possa passare sette giorni a discutere di arbitri, sistemi di gioco, la cattiveria della UEFA, i tifosi e il rapporto con il presidente, senza concentrarsi sulla partita che avevano di fronte.
“Il Napoli ha fatto tutto in maniera perfetta in campionato, dando vita al secondo scudetto più sorprendente della storia dopo il Verona 1985; quanto ha sbagliato tutto il possibile, ma davvero tutto, nei Quarti di Champions. E il campo è soltanto l’ultimo dei terreni dove ha fallito. Perché hanno sbagliato tutto allenatore e giocatori, ma ancora prima hanno sbagliato tutto l’ambiente, i media locali, i tifosi”.
Inoltre, ha sottolineato che anche se il Napoli è uscito per un solo gol, avrebbe potuto fare molto di più se si fosse concentrato sull’impegno e sul rispetto dovuto al Milan, piuttosto che distrarsi con fantasmi e problemi insignificanti.
“Il Napoli nei Quarti di Champions è stata la cronaca di un suicidio annunciato. Hanno parlato di tutto e su tutto si sono accapigliati, tranne che della partita o dell’avversario. Ma si può andare a giocarsi un Quarto di Finale consumandosi 7 giorni sull’arbitro, e poi il sistema, e poi la Uefa brutta e cattiva, e poi i tifosi canteranno o no, e poi la pace del presidente con i tifosi, e poi il presidente che si lamenta al telefono con i tifosi, e poi il presidente che confida ai tifosi che Osimhen non giocherà, e poi la città che esulta perché finalmente si potrà tifare. Insomma tutto tranne che pensare alla partita. E anche così, il Napoli è uscito per un solo gol. Immaginarsi cosa avrebbe potuto fare se si fosse concentrata sull’impegno con il rispetto che il Milan meritava, anziché perdere la testa appresso ai fantasmi”.
Palmeri ha concluso il suo editoriale citando le parole di Juan Jesus, ex giocatore della Roma, che ha dichiarato in conferenza stampa che la partita contro il Barcellona era più difficile di quella del Napoli contro il Milan. Palmeri ha definito questa affermazione come una stupidaggine, in quanto quando si cerca di recuperare un gol contro una squadra forte, bisogna rispettarla e non sminuirla.
“Era più difficile Roma-Barcellona”. Ma devi essere matto in testa per commettere una stupidaggine simile: cioè devi recuperare un gol a una squadra arcigna, e anziché disinnescarla invece lo carichi sminuendola? A Napoli si è pensato a tutto tranne che alla partita. Che occasione sprecata“.