Ostigard l’agente: vuole restare a Napoli. Vi dico una cosa su Garcia”

Luca Ariatti agente di Ostigard, parla del futuro del difensore del Napoli e dell’arrivo di Rudi Garcia.

CALCIOMERCATO NAPOLI. Luca Ariatti,  intermediario di Ostigard, ha  condiviso le sue riflessioni sulla nuova direzione del Napoli e sul futuro del calciatore durante la trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma su Radio CRC.

Parlando dell’allenatore Garcia, Ariatti ha espresso fiducia nelle sue capacità. “Garcia è un allenatore che tutti conosciamo, sicuramente preparato e pronto per guidare una squadra vincente come il Napoli,” ha detto. “Entrare in queste situazioni non è mai facile perché le aspettative sono alte, ma penso che l’identikit sia quello giusto.”

Ariatti ha sottolineato l’importanza di mantenere l’armonia in squadra e di evitare la creazione di gerarchie. Ha elogiato Garcia per la sua esperienza e la sua capacità di relazionarsi con calciatori internazionali.

Riguardo Ostigard, Ariatti ha rivelato che l’esperienza del primo anno di Ostigard al Napoli è stata positiva e che la società ha sempre mostrato grande stima per il giocatore. Nonostante non abbia giocato molto, il pubblico ha fiducia in lui e desidera vederlo in squadra. ”

Sicuramente l’esperienza al primo anno di Napoli è stata importante e positiva per la stima che la società ha sempre dato al ragazzo. Non ha giocato tantissimo, ma il pubblico ha fiducia nel calciatore è c’è il desiderio di avere Ostigard in squadra. Il cambio allenatore dà stimoli a chi giocava meno. Ostigard deve restare a Napoli e cogliere tutte le occasioni che ci possono essere. Essere a questo livello è la massima aspirazione per un giocatore.

Ci siamo visti col Napoli un mesetto fa e l’idea era quella di aspettare la scelta dell’allenatore. L’idea di continuare qui c’è perché Ostigard sta molto bene. Lui ha giocato a Genova in una difesa a 3 e poi a 4, mentre a Napoli sempre a 4. È uno di quei giocatori che per duttilità un allenatore vuole sempre avere nella propria rosa”. Ha concluso Ariatti.

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